Sgravi per gli apprendisti

 La Legge di Stabilità 2012 prevede una serie di incentivi per le aziende che assumo gli apprendisti. La nuova legge sull’apprendistato e la definizione della natura delle agevolazioni è stata ben spiegata in una circolare dell’INPS, la numero 128.

In pratica, le piccole imprese che decidono di avvalersi della prestazione professionale degli apprendisti nell’arco di tempo che va dal 2012 al 2016, saranno esonerate dal pagamento dei contributi. Sono stati definiti dalla legge tre tipi di apprendistato: quello per qualifica professionale, quello professionalizzante chiamato anche contratto di mestiere e quello di alta formazione e ricerca.

Gli apprendisti per contratto, sono tutelati dalle assicurazioni IVS, malattia, maternità, assegno per il nucleo famigliare e assicurazione INAIL contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Sullo sgravio contributivo alle aziende che assumono apprendisti, legifera l’articolo 8 della circolare INPS che spiega le intenzioni del legislatore – promuovere l’occupazione giovanile. Poi spiega che lo sgravio per le aziende che occupano un numero di addetti inferiore a nove, è totale dei contributi a loro carico, per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di apprendistato. Per gli anni successivi al terzo, invece, resta un’aliquota “scontata” del 10 per cento, estesa fino alla scadenza del contratto di apprendistato.

I contratti di apprendistato siglati con lavoratori iscritti alle liste di mobilità, hanno un altro tipo di norme da rispettare.

Adempimenti del datore di lavoro per usufruire degli sgravi contributivi

La circolare contiene le norme sulla gestione dell’apprendista e dell’apprendistato da part delle aziende soprattutto a riguardo delle agevolazioni previste a partire dal I gennaio 2013, di seguito gli aspetti principali.

Tutela previdenziale e assistenziale

Gli apprendisti passeranno, per quanto riguarda assicurazione e contribuzione, alla ASpI (Assicurazione sociale per l’impiego), con un piccolo aumento del carico contributivo aziendale (1,6%)

Limiti quantitativi delle assunzioni

Ogni azienda potrà assumere con contratti di apprendistato un numero di persone che deve rientrare in un rapporto numerico di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate già in servizio. Per le aziende fino a 10 dipendenti, invece, viene mantenuto il rapporto del 100%, come previsto dalla precedente normativa.

Sgravio contributivo per gli apprendisti assunti dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2016

Per le aziende fino a un numero di addetti pari o inferiore a nove, è previsto lo sgravio totale dei contributi a loro carico per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto di apprendistato.

Condizioni e durata degli sgravi contributivi

Le agevolazioni contributive previste dall’Inps sono operative per i primi tre anni di contratto. Dopo il terzo anno, se ancora sussiste tra datore di lavoro e dipendente il contratto di apprendistato, l’azienda è tenuta a contribuire con aliquota del 10%.

Check online per le partite Iva

 Le partite Iva, il loro grado di attività e la certezza che il proprio interlocutore sia affidabile, sono tutte informazioni che adesso di possono ottenere con pochi click a partire dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se avete bisogno di un professionista, magari di un artigiano che vi presta “soccorso” documentando la prestazione erogata, potete chiedere aiuto all’Agenzia delle Entrate e controllare online che sia possessore di una partita Iva attiva. Se siete un’impresa e volete conoscere meglio il vostro partner in affari, dovete sempre ricorrere al servizio indicato sul sito dell’Erario.

In pratica l’Agenzia delle Entrate ha reso raggiungibile in modo facile ed immediato lo stato di attività di una partita Iva, i dati identificativi del soggetto titolare. Un servizio cui si accede nella sezione “servizi online” del sito dell’Erario e va ad aggiungersi al servizio di controllo delle partite Iva comunitarie Vies che consentono la verifica del codice fiscale.

Un modo pratico per ridurre le frodi e facilitare le operazioni commerciali. Contribuenti ed imprese possono verificare la correttezza delle partite iva nazionali. Le informazioni ottenute riguardano: lo stato della Partita Iva (sospesa, cessata o attiva), la denominazione oppure il nome e cognome del titolare, la data d’inizio attività e le eventuali date di sospensione e cessazione dell’attività.

Fare Impresa 2: in Abruzzo fino al 30 novembre

 La Regione Abruzzo, come molte altre Regioni, ha deciso d’intervenire nel tessuto economico promuovendo la nascita e l’avviamento di nuove imprese attraverso l’attuazione di una serie di politiche attive del lavoro. Nel dettaglio con il progetto Fare Impresa 2 si cerca di realizzare percorsi di autoimprenditorialità, comprensivi di iter formativo e finanziamento di nuove attività imprenditoriali.

Dopo aver spulciato un bando per il microcredito in scadenza in Campania, passiamo in rassegna il Progetto Fare Impresa 2. Possono beneficiare di questo fondo, le piccole e medie imprese di nuoa costituzione che al momento della domanda di finanziamento non abbiano avuto ancora ricavi dall’attività e che non abbiano effettuato investimenti.

Le imprese ammesse sono quelle strutturate in forma individuale, societaria o cooperativistica con residenza nel territorioa abruzzese.

Due le linee d’intervento attivabili. La linea 1 comprende una serie di contributi per l’autoimprenditorialità e serve a sostenere la nascita e l’avviamento di nuove imprese che abbiano ad oggetto un’attività economica riconducibile al codice Ateco 2007.

La linea d’intervento 2, invece, serve a supportare la formazione dei neo imprenditori e quindi offre percorsi formativi multidisciplinari. Per la seconda linea d’intervento è finanziabile un solo progetto per un importo massimo di 200 mila euro.

La presentazione delle domande deve essere fatta entro il 30 novembre 2012.

Finanziamenti Por FSE microcredito

L a Regione Campania ha realizzato una serie d’interventi per favorire il microcredito nell’ambito del PO FSE Campania 2007-2013, un’iniziativa autorizzata dal DGR n. 733 del 19/12/2011. Adesso è stato inserito in agenda un “Fondo Microcredito FSE”, un fondo rotativo.

Il “Fondo Microcredito Fse della regione Campania è stato strutturato per favore l’accesso al credito da parte delle microimprese, per agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego da parte dei soggetti svantaggiati, per stimolare la ricerca e lo sviluppo tecnologico per favorire lo spin off delle imprese.

Il bando definisce i requisiti per accedere al finanziamento: essere cittadini europei, aver compiuto 18 anni, non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita, non trovarsi in una condizione di divieto a contrarre accordi con la PA.

Le imprese che vogliono candidarsi per l’accesso al microcredito, oltre ai requisiti enucleati devono essere microimprese costituende o costituite, oppure devono essere microimprese del terzo settore costituende o costituite, quindi associazioni riconosciute e coopertive sociali.

Il finanziamento può essere richiesto per intervenire su ogni settore economico, ma la priorità è conferita a chi ha intenzione di avviare un’attività nel settore dei servizi al turismo, della tutela dell’ambiente, dei servizi sociali alle persone, dei servizi culturali, ICT, risparmio energetico ed energie rinnovabili, manifatturiero, artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali, attività professionali in genere, commercio di prossimità.

Tutte le altre informazioni sul sito della Giovane Impresa.

I bandi del PSR

Le imprese agricole devono essere finanziate. Questo sentimento, a livello locale e comunitario è condiviso, per questo non stupisce se ci si concentra molto sul PSR, il piano di sviluppo rurale. Ecco i finanziamenti proposti dalla Camera di commercio di Lucca.

L’Iva del gasolio non si sconta

Il settore della pesca, dal punto di vista previdenziale e fiscale, è sottoposto a regimi particolari. Basta pensare alla cassa marittima che definisce la pensione dei marinai, o alle imposte che gravano sui pescherecci. Una precisazione dell’Agenzia delle entrate sui rifornimenti. 

Terremoto: richiesta di aiuti entro il 30 novembre


C’è tempo fino alla fine del mese per inviare la comunicazione che consente di accedere al finanziamento con garanzia dello Stato. Si tratta di una linea di credito studiata per i titolari di reddito d’impresa che hanno subito a livello “aziendale” gli effetti del terremoto.