Giovani e lavoro, le differenze tra l’Italia e i paesi europei dove la disoccupazione non è un problema

 In Italia non c’è lavoro per i giovani. E’ un dato di fatto che emerge dalla percentuale sempre crescente di giovani in età da lavoro che non trovano un’occupazione degna di questa nome: ormai sono poco meno della metà dei giovani in età lavorativa, il 40%, una percentuale molto simile a quella di altri paesi come il Portogallo, Cipro o Spagna, che condividono con l’Italia il perdurare della crisi economica.

I Social Network creano occupazione

 Succede sempre più di frequente che le opportunità di lavoro in Italia e in Europa passino attraverso i social network. A confermarlo è l’ultimo Kelly Global Workforce Index. Si tratta di un’analisi elaborata sul tema della ricerca del lavoro dalla società di consulenza Kelly Services, società che di preciso opera nel campo delle risorse umane.

Come rilanciare il mercato del lavoro mediante l’apprendistato

 Un maggior spazio al contratto di apprendistato, esteso magari in via provvisoria e sperimentale, porterebbe dei benefici per il mercato del lavoro? Probabilmente si. Si parla di benefici per le grandi aziende, nonché per le scuole e le università che ne uscirebbero valorizzate. Il collocamento degli apprendistati nella rete produttiva locale godrebbe da ciò.

Occorre, dunque, elevare l’istruzione tecnica e professionale, valorizzare l’orientamento e le sue attività, accrescere il placement universitario. Sarebbe, inoltre, necessario pensare a degli incentivi specifici per i tirocini, così che poi le imprese li trasformino in contratto di lavoro.

Le retribuzioni salgono solo dell’1,3 per cento a novembre 2013

 L’Istat ha recentemente pubblicato i dati relativi all’andamento delle retribuzioni italiane nel mese di novembre 2013. Nel penultimo mese dell’anno le retribuzioni orarie percepite dagli italiani sono salite solo dell’1,3 per cento, un incremento piuttosto basso anche a livello storico che spiega la difficile situazione economica di fine anno. 

Spending review, tagli anche a impiegati pubblici

 Nella spending review in relazione alla Legge di Stabilità sono previste brutte notizie come licenziamenti, mobilità e turn over riguardanti i dipendenti statali e pubblici, per cui per il 2014 è stato già stabilito il blocco del contratto e dello stipendio.