Stabilità, Berlusconi boicotta Monti

Pesante dietrofront del centro-destra. Ed ora? Il Governo Monti rischia di cadere dopo il sì del Senato alla fiducia sul maxiemendamento messa dall’esecutivo sul decreto sviluppo. Il Popolo delle Libertà, uno degli azionisti della maggioranza successiva allo scioglimento del Governo Berlusconi, si è però astenuto.

Un chiaro segnale che Berlusconi e i suoi non sostengono più l’esecutivo Monti?

Molto probabile. Tutto sarebbe successo dopo un’intervista televisiva in cui il Ministro Corrado Passera avrebbe bocciato il ritorno in politica del ‘Cavaliere’.

Così, il Popolo delle Libertà ora vuole far cadere il Governo Monti.

Nel pomeriggio lo ha confermato anche Fabrizio Cicchitto:

“Confermo il passo indietro del Pdl nel sostegno al Governo Monti, e in particolare all’atensione dal voto del gruppo per non far mancare il numero legale, elencando una serie di dati negativi (dall’aumento della pressione fiscale al rallentamento dell’economia e all’incremento della disoccupazione), ma ribadendo l’interesse comunque ad approvare la legge elettorale e il ddl Stabilità. Ogni partito fa i conti con la sua base sociale, spiega, noi la facciamo con la rivolta che é in corso da parte dei piccoli imprenditori, commercianti e artigiani che ci dicono che la misura é arrivata a un livello”.

ABC delle detrazioni per la ristrutturazione della casa

 Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” sono state ufficialmente le detrazioni per le ristrutturazioni domestiche, che sono entrate in vigore dal 26 giugno 2012.

Di seguito un elenco in ordine alfabetico degli sconti previsti per le diverse tipologie di intervento.

Antenne 

Agevolazioni del 36-50% per l’installazione di antenne Tv, radio o satellitare, singola o centralizzata.

Ascensore 

Per l’installazione di un nuovo ascensore è prevista una detrazione del 36-50%. In caso di ascensori condominiali i lavoro devono essere approvati con maggioranza dei condomini (2/3 dei millesimi). Chi lo desidera può non partecipare alle spese, ma viene automaticamente escluso dall’utilizzo dell’ascensore.

L’Iva è del 4% solo nel caso in cui si tratti di ascensore per disabili.

Autoclave

Per l’installazione di un nuovo impianto le detrazioni sono del 36-50%. Nel caso di condomini è sufficiente la richiesta di uno solo dei condomini per procedere ai lavori, in quanto l’acquea è un bene primario.

Bagno

Cambio di piastrelle, sanitari e tubature prevedono, essendo delle manutenzioni straordinarie, una detrazione del 36-50%. I sanitari sono beni significativi e l’Iva sulla fattura ne segue le regole.

Non si necessita di assenso condominiale, se non nel caso di sostituzione dei caloriferi.

Balconi

La realizzazione o il consolidamento statico di balconi sporgenti sono agevolati dal 36 al 50%. Solo se di proprietà comune sono agevolate anche le riparazioni ordinarie.

Per i condomini la spesa è a carico del singolo proprietario in caso di balcone sporgente, per le balconate o balconi a ringhiera le spese sono a carico di chi se ne serve e, nel caso di balconi incassati la spesa deve essere sostenuta dall’intero condominio se si tratta di ristrutturazione di strutture portanti.

Boiler 

La sostituzione di boiler elettrico con uno a gas è agevolata del 36-50%. Nel caso in cui la sostituzione avvenga con una pompa di calore con prestazioni maggiori di 2,6, la detrazione è del 55% dal 1° gennaio 2012 a fine anno, che si riduce al 50% dal 1° gennaio al 30 giugno 2013. Per gli ani successivi la detrazione è del 36%.

Caldaia

Detrazione del 55-50% per la sostituzione dell’impianto, se questa avviene con un modello a condensazione o con pompe di calore. In caso contrario la detrazione è del 36-50% sul risparmio energetico, secondo le indicazioni del Dpr 59/2009.

Nel caso di interventi su caldaie condominiali se non c’è termoregolazione e/o contabilizzazione, l’assemblea decide a maggioranza degli intervenuti.

Caloriferi

Previste agevolazioni fiscali dal 55-50% solo per lavori rilevanti, ossia lavori che prevedono la sostituzione della caldaia con un modello a condensazione e termoregolazione dell’impianto.

Coibentazione

La detrazione è del 55-50% se sono rispettati i requisiti di risparmio energetico allegato B al Dm 11 marzo 2008, altrimenti la detrazione è del 36-50% per il risparmio energetico.

Nel caso di condomini è agevolata la coibentazione su sottotetto non abitabile, solo dopo approvazione dei lavori con maggioranza degli intervenuti e 1/3 dei millesimi.

Condizionatore

Detrazione del 36-50% su impianti con pompa di calore per l’installazione di un nuovo climatizzatore esterno.

Contabilizzazione

Detrazione del 55-50% se la contabilizzazione è associata a sostituzione della caldaia con un modello a condensazione o con pompe di calore a bassa entalpia.

Finestre

Detrazione del 55-50% per la sostituzione di finestre comprensive di infissi nel caso in cui le nuove finestre migliorino le prestazioni energetiche complessive dello stabile. Se la sostituzione riguarda delle singole unità abitative la detrazione massima si ottiene con invio telematico della documentazione all’Enea.

Garage

Se il box è pertinenziale, si applica la detrazione del 36-50% in caso di costruzione o acquisto, solo sulle spese giustificate dall’impresa di costruzione.

Iva al 4% per box pertinenziali alla prima casa, in tutti gli altri casi l’Iva è al 10%.

Impianto elettrico

Detrazione del 36-50% in quanto opera di adeguamento alle norme di sicurezza.

Lastrico solare

Per rifacimento o impermeabilizzazione sono previste agevolazioni fiscali e detrazioni del l 36-50%. Nel caso di posa di materiali coibentanti (con caratteristiche si isolamento a norma di legge) la detrazione sale al 55-50%.

Pannelli solari

Detrazione dal 55-50% a condizione che l’impianto sia coperto da garanzia di almeno 5 anni e conforme alle norme Uni En12945-76.

Pareti

 Agevolazioni fiscali del 36-50% per spostamento di una parete interna.

Pavimenti

Nessuna agevolazione i quanto si tratta di un intervento di manutenzione ordinaria. La detrazione (36-50%) è prevista solo nel caso in cui l’intervento sia di manutenzione straordinaria.

Porta Esterna

Per l’installazione di una porta blindata esterna la detrazione è del 36-50% in quanto opera diretta a prevenire furti e intrusioni. nel caso in cui la porta sia conforme alle leggi sull’efficientamento termico degli edifici la detrazione sale al 55-50% (allegato B al Dm 11 marzo 2008 con calcoli secondo i criteri dell’allegato G).

Scale e rampe

Detrazione del 36-50%. Nel caso l’intervento si ristrutturazione avvenga per l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili, è possibile far richiesta di ulteriori contributi che sono cumulabili con quelli concessi a qualsiasi titolo al condominio, o al portatore di handicap.

Seminterrato

Le detrazioni previste in caso di ristrutturazione per recupero a fini abitativi sono del 36-50%. Come per i sottotetti e le porte blindate, la detrazione sale al 50-55% solo nel caso in cui l’opera contribuisca, secondo i parametri di legge, all’efficienza termica dell’edificio.

Soppalco

Detrazione del 36-50% nel caso di installazione di soppalco interno per scopi abitativi. Se il soppalco è adibito a ripostiglio non è prevista nessuna detrazione.

Sottotetto

Le detrazioni sono del 36-50% se non si crea una nuova unità abitativa.

Tapparelle 

Le saracinesche antifurto sono agevolate dal 36-50%, quelle elettriche sono agevolate solo nel caso di presenza nell’unità di un disabile, per le quali valgono le agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche. In questo caso l’Iva è al 4%, altrimenti l’aliquota è del 10%.

Tetto

Detrazione del 36-50% sia per edifici condominiali che per villette, anche quando si tratta di semplice sostituzione di tegole.

Veranda 

Nessuna agevolazione nel caso si tratti della costruzione di una veranda abitabile (incremento volumetrico). Solo nel caso in cui l’ampliamento riguarda la prima casa si può usufruire dell’Iva al 4%.

Nuovo crollo degli investimenti nel 2013

L’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, lancia l’allarme. Nel 2013 non vi sarà una ripresa economica, bensì un crollo degli investimenti che continuerà a mietere vittime dal punto di vista dell’occupazione.

La crisi brucia gli impieghi, ne ha già bruciato 360.000, afferma l’Ance:

 “Si tratta un dramma che si consuma nel silenzio e che è paragonabile a 72 Ilva di Taranto, 450 Alcoa, o 277 Termini Imerese. Considerando anche i settori collegati emerge con tutta evidenza il rischio sociale a cui stiamo andando incontro, infatti, la perdita occupazionale complessiva raggiunge circa 550mila unità. La situazione è drammatica”,

Parole dure quelle del presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti:

“In media le imprese che realizzano lavori pubblici sono pagate dopo 8 mesi e le punte di ritardo superano ampiamente i due anni. Il patto di stabilità interno, continua a rappresentare la principale causa di ritardo nei pagamenti della Pubblica amministrazione. Nei prossimi dodici mesi proseguirà la fase di caduta con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012, Si aggrava lo scenario economico, anche per via dell’allungamento dei tempi necessari per l’avvio di alcuni provvedimenti contenuti nel dl Sviluppo e dei programmi infrastrutturali approvati a livello nazionale e locale”.

Italia ai primi posti nella classifica dei Paesi più corrotti

Corruzione e Italia fanno quasi rima. Il Nostro Paese perde altre tre posizioni nella speciale classifica globale che riguarda le Nazioni più a rischio. Ogni anno, a tal proposito, Trasparency International pubblica un rapporto di monitoraggio della situazione mondiale.

Su una scala che va da 0 a 100, l’Italia è scesa al settantaduesimo posto, a quota 42 punti, un gradino sopra la Tunisia.

In fatto di corruzione, qualora questa fosse una magra consolazione, c’è chi sta addirittura peggio. E’ il caso della Grecia, che ha perso ben quattordici posizioni scivolando al novantaquattresimo posto con 36 punti, al pari della Colomba.

Trasparency International, Ente responsabile dello studio in questione fa nota che la corruzione colpisce una fascia particolare di Nazioni:

“Il fenomeno della corruzione si verifica in quei paesi maggiormente affetti dalla crisi economica e finanziaria. Colpite in modo minore dalla congiuntura economica, Germania e Francia si piazzano rispettivamente 13ma e 22ma con punteggi superiori a 70”.

Tra i paesi più virtuosi, a quota novanta punti, vi sono la Nuova Zelanda, la Finlandia e la Danimarca.

In posizione di fanalini di coda troviamo (a conferma della teoria fornita da Trasparency International) Afghanistan, Corea del Nord e Somalia, Nazioni che occupano la 174ma ed ultima posizione della graduatori, dopo aver totalizzato soltanto otto punti.

 

Italiani, tredicesima a rischio

Il Natale è alle porte, mentre la crisi non accenna ad andarsene. Pressione fiscale e stretta del credito fanno si che il versamento delle tredicesime sia a rischio. Le piccole imprese non hanno la sicurezza di poter retribuire con lo stipendio extra i propri lavoratori.

La Cgia di Mestre ha lanciato l’allarme:

“La stretta creditizia ha lasciato senza soldi le Piccole e medie imprese e, tra il fitto numero di impegni finanziari e di scadenze fiscali previste per il mese di dicembre, sono a rischio i pagamenti delle tredicesime”.

A parlare è Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia, Giuseppe dopo aver ricevuto negli ultimi giorni un elevato numero di segnalazioni pervenute da molti piccoli imprenditori che navigano in cattive acque per mancanza di fondi:

”Non siamo in possesso di alcuna statistica in grado di dimensionare l’entità del fenomeno, tuttavia le segnalazioni giunte in queste ultime settimane presso i nostri uffici sono state numerosissime. Da sempre il mese di dicembre presenta un numero di scadenze fiscali e contributive molto onerose. Detto ciò, è probabile, vista la scarsa liquidità a disposizione, che molti piccoli imprenditori decideranno di onorare gli impegni con il fisco e di posticipare il pagamento della tredicesima, mettendo in difficoltà, loro malgrado, le famiglie dei propri dipendenti”.

Un preoccupante quadro generale, dunque, causato dalla contrazione dei prestiti bancari messi a disposizione delle PMI. Il sistema imprenditoriale soffre, dal momento che la produzione industriale ha fatto registrare un calo del 6,5%.

 

Project Bond, modifiche pesanti

Gli emendamenti presentati dai relatori del decreto legge sullo sviluppo (Simona Vicari del Pdl e Filippo Bubbico del Pd) presentano molte novità riguardanti infrastrutture e appalti.

Gli emendamenti sono densi di proposte, quali ad esempio quella della norma che abbassa da 500 a 100 milioni la soglia per il credito di imposta a vantaggio delle opere finanziate con capitali esclusivamente privati.

Nei giorni scorsi il Viceministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia ha rivelato che il Governo è disponibile a procedere in questa direzione.

L’annuncio di Ciaccia segue alle richieste di Confindustria circa l’allargamento del bacino delle opere che possono trarre vantaggio dalle agevolazioni.

La commissione Bilancio commenta così:

“L’emendamento risulta suscettibile di deterrminare maggiori oneri e non si può escludere qualche ulteriore aggiustamento”.

Intanto, in Commissione Industria sono arrivate pesanti modifiche sul Project Bond. La disciplina sembrava dovesse partire già da tempo. Invece, dopo tre interventi in dodici mesi, il piano è stato riaperto con dei cambiamenti significativi. Tra questi c’è il fatto che anche le reti tlc dovranno sottostare alle obbligazioni. Vengono inoltre escluse le opere ‘brownfield‘.. Si tratta di opere già realizzate o in corso di realizzazione per cui l’emissione del bond serve a rifinanziare il debito già prodotto in precedenza per sostenere l’intervento.

 

Congedo a ore per i lavoratori in attesa di figli

Buone notizie per i lavoratori che aspettano un bebè. Saranno previsti dei congedi parentali su base oraria, a patto che costoro indichino anzitempo al proprio datore di lavoro inizio e fine del periodo di congedo.

Se ne parla in particolar modo all’interno dell’articolo 17 dello schema di Dl. Il Governo vuole pubblicare l’accordo quadro in materia di congedo parentale inteso nella direttiva n. 18 del 2010. Direttiva che ancora non è stata attuata in Italia.

Gli esperti spiegano così la direttiva:

“Le norme messe a punto dall’Esecutivo intervengono direttamente sul testo unico in materia di maternità e prevedono, in base all’accordo quadro comune, la possibilità di poter fruire del congedo parentale anche su base oraria. Non solo. Come detto il lavoratore all’atto della presentazione della domanda di congedo dovrà indicare al datore di lavoro l’inizio e la fine del periodo di congedo. Allo stesso tempo lavoratore e datore potranno comunque mantenersi in contatto durante il periodo di congedo, anche al fine di concordare adeguate misure di ripresa dell’attività lavorativa, tenendo conto di quanto eventualmente previsto dalla contrattazione collettiva. E le parti potranno concordare anche forme di ripresa differenti e ulteriori rispetto alla trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale”.

 

Sviluppo Bis, passi in avanti sul decreto

Il decreto sviluppo bis ha fatto alcuni passi in avanti durante la scorsa notte. La Commissione Industria al Senato ha preparato il campo per la fiducia in Aula prevista per oggi, riguardante la proroga trentennale delle concessioni balneari. Oggi si vota.

Sono state bocciate alcune proposte, quali:

proroga di dodici mesi degli incentivi per il solare fotovoltaico;

estensione ai professionisti delle misure su certificazione;

compensazione dei crediti con enti locali, regioni ed enti sanitari.

Per quanto riguarda il prolungamento al 2045 delle spiagge Pd e Pdl provano a difendere a spada tratta la proposta, ma Governo e Unione Europea continuano ad opporsi.

Nel frattempo c’è chi pensa già ad un nuovo pacchetto di proposte. I relatori e il governo pensano ad equiparare le regole di distribuizione e vendita delle sigarette tradizionali e di quelle elettroniche.

Si pensa inoltre all’avvio dei libri in versione digitale o mista nelle scuole di primo e secondo grado (a partire dalla prima classe). Un esperimento, questo, che partirà con l’inizio del prossimo anno scolastico.

Intanto torna in auge l’idea di istituire l’Agenzia per la gestione dei Fondi Ue. Durante l’esame del disegno di legge sulla stabilità, però, tale misura era stata dichiarata impossibile da disciplinare.

Se andasse in porto il Ministero dello Sviluppo economico risulterebbe ancor di più ridimensionato.

 

Consumi in calo a Natale

Il Natale 2012 potrebbe passare in sordina in termini di regali e compere. Lo dice Confesercenti-Swg, dopo aver proposto un sondaggio agli italiani. Secondo i dati in possesso dell’ente, sotto le feste natalizie questi ultimi spenderanno 2,8 milardi in meno rispetto all’anno passato. Il 2011 aveva fatto segnare, infatti, un 3% in più.

Così la ricerca commenta il trend di consumi annuale:

“Il dato è frutto di uno stato emotivo che vede salire la speranza nel Paese, ma allo stesso vede crescere anche il numero di coloro che temono sia il peggior Natale del triennio.Il 54% degli italiani (era il 51% nel 2011) si affida alla speranza per definire il prossimo Natale ed in tal modo cerca di contrastare gli incubi della crisi e del futuro. Ma cresce anche in modo netto il numero di coloro che non si fanno illusioni: per 19 milioni di connazionali, infatti, questo sarà il peggior Natale dal 2010 (si sale dal 25% del 2011 al 38% di quest’anno). Venti milioni non vedono differenze con l’anno passato, mentre una consistente minoranza, 11 milioni, crede in un miglioramento. L’altalena fra ottimisti e pessimisti vede dunque quest’anno in aumento i secondi ed in calo i primi. Le donne sono quelle che con più determinazione difendono le ragioni dell’ottimismo, fra i pessimisti prevalgono invece gli uomini”.

I consumi sono dunque in calo, ma soprattutto è in picchiata anche “l’effetto Natale”. Con esso si intende l’insieme di spese stimolate dall’arrivo delle festività dell’ultimo mese dell’anno: nel 2012 sono intorno ai 10,7 miliardi. 300 milioni di euro in meno rispetto al 2011.

Confesercenti riflette anche sulla recessione e sulla tredicesima:

“Cala di 2 miliardi la quota destinata agli acquisti (ora a 17 miliardi e 787 milioni) ed in particolare ci saranno 700 milioni di euro in meno per i regali. Una parte consistente della tredicesima, 11 miliardi e 739 milioni, andrà invece a rimpinguare i risparmi erosi dalla difficoltà economiche: gli italiani, insicuri sulla possibilità di una rapida ripresa, preferiscono accantonare quasi 2 miliardi in più rispetto al 2011. Circa 12 miliardi provenienti dalle tredicesime, invece, verranno usati per far fronte ai mutui e pagare i debiti (+641 milioni sul 2011), mentre quasi 13 miliardi e mezzo saranno impiegati per affrontare le necessità della casa e della famiglia (in calo di 1 miliardo e 314 milioni)”.

Fiat 500 alla conquista degli Usa

Un pezzo di storia dell’automobile italiana sbarca negli Usa, per far breccia nel cuore degli americani. Non stiamo parlando di un’utilitaria qualsiasi, ma della Fiato 500, che arriva otreoceano. Fiat scommette sulla 500, un’auto dalle dimensioni piccole che però è adatta al mercato americano.

La storica vettura, un vero e proprio marchio di fabbrica per il Lingotto, approfittando della crisi e delle nuove tendenze, sbanca i botteghini statunitensi, nella versione ‘standard’ e nella versione decappottabile.

La crescita delle vendite del brand Fiat negli Usa è esponenziale. In novembre ha toccato il +123%.

Si segnalano in particolar modo le vendite della Fiat 500 Berlina, aumentate del 143%. Fiat 500 Cabrio, invece, ha fatto registrare un incremento del 41% delle vendite.

Per il nono mese consecutivo Fiat tocca dunque livelli record. Tra i marchi interni al Chrysler Group è il brand che più sta ottenendo successo.

Reid Bigland, amministratore delegato del marchio Dodge e responsabile delle vendite Usa ha sottolineato:

“Nonostante tutte le incertezze derivanti dall’imminente fiscal cliff, Chrysler group è ben posizionato per concludere l’anno in forte crescita. Occorre evidenziare che l’industria dell’auto prosegue nella sua ripresa a seguito dell’uragano Sandy e i clienti stanno rispondendo in modo favorevole alle nostre offerte di fine anno, fattori che ci rendono fiduciosi di potere registrare vendite elevate anche in dicembre”.

Bigland ha fornito anche importanti dati relativi alle vendite generali del Gruppo Chrysler:

“Il colosso di Detroit, controllato da Fiat, ha registrato un rialzo delle immatricolazioni pari al 14% a 122.565 unità, facendo segnare il miglior novembre dal 2007 e il 32esimo mese consecutivo di aumenti delle vendite. Buona performance per i marchi Chrysler, Dodge, Ram truck e Fiat che hanno registrato aumenti delle vendite su base annuale. Il mese scorso sono appunto state vendute 122.565 vetture, contro le 107.172 Dello stesso periodo del 2011, mentre nei primi 11 mesi dell’anno sono stati acquistati 1,499 milioni di vetture, il 22% in più rispetto agli 1,231 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Vari modelli hanno registrato vendite eccellenti: sono state immatricolate 3.603 Fiat, aumento del 77% per la Dodge journey, un record per novembre, +42% per la Dodge Grand Caravan, il miglior novembre dal 2007, e rialzo del 17% per la Chrysler 300”.