Per chi si appresta a dare in locazione un immobile, una fase importante nella stipula del contratto si svolge nel momento in cui si deve aderire, o meno, alla cosiddetta โcedolare seccaโ.
Innanzitutto vediamo di capire di cosa si tratta e che tipo di imposta รจ. La cedolare secca รจ unโimposta sostitutiva che viene utilizzata per certi tipi di contratti di affitto e da la possibilitร al proprietario dellโimmobile di saldare in unโ unica soluzione tutte le varie tasse come addizionali regionale e comunale, Irpef, imposta di registro (2% sul canone pattuito) e imposta di bollo. Un grande vantaggio in termini di tempo risparmiato in code agli sportelli.
>ย Il fallimento della cedolare secca
Ed infatti tale soluzione viene utilizzata da quasi un terzo dei locatori che affittano una casa. La percentuale รจ sorprendentemente alta e quindi sembra che ci sia davvero una convenienza anche dal punto di vista economico.
Ma quali sono i vantaggi di tale opzione? Uno dei principali benefici per chi stabilisce di dare affittare con la cedolare secca รจ la opportunitร della corresponsione dellโIrpef in misura ridotta. Inoltre con la legge Fornero sono scese le facilitazioni per i locatari che, perรฒ, seguitano per coloro che ritengono opportuno esercitare questa opzione.
>ย Denunciare lโaffitto in nero per pagare meno
Ma la cosa interessante รจ che che questa scelta non รจ vincolante o definitiva. Pertanto, questo regime agevolato, puรฒ essere abrogato o dismesso o messo ex novo anche con un contratto giร attivo: basta aspettare il termine dellโannualitร e indicare allโAgenzia delle Entrate con il Modello 69 lโadesione o la disdetta alla cedolare secca in caso di subentro o uscita dal regime o con una domanda in carta semplice se si vuole dismettere la cedolare e scegliere un altro regime.