Cgia Mestre, Tasi costerà più dell’Imu

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 Il governo ha stabilito che aliquote e applicazione della Tasi, nuova imposta sui servizi locali alla prima casa spetteranno ai Comuni che potranno decidere un aumento dell’aliquota massima delle imposte sulla casa, compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille, ma saranno obbligati a utilizzare quanto incassato per dare detrazioni all’imposta, che potranno gestire come vogliono.

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L’aliquota massima della Tasi potrebbe andare su allo 0,33% e con l’aumento delle aliquote massime, la Tasi sulla prima casa potrà andare dal 2,5 per mille fino al 3,3 per mille, mentre Tasi e Imu sugli altri immobili residenziali, dal 10,6 per mille complessivo, potranno essere innalzate fino all’11,4 per mille. Stando all’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la Tasi sugli immobili sarà più alta dell’Imu e a risentirne maggiormente saranno le imprese. La Tasi potrebbe, infatti, stando alle stime Cgia, arrivare a costare un miliardo di euro alle imprese italiane. Tale importo è stato definito stimando un’aliquota base pari all’1 per mille.

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Ma come evidenzia il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, “Vista la difficoltà economica in cui versano i Comuni, è molto probabile che l’aliquota che verrà applicata su negozi, uffici e capannoni sarà ben superiore all’aliquota standard, pertanto è quasi certo che l’aumento sarà superiore al miliardo di euro da noi inizialmente stimato”.

L’Ufficio studi dell’associazione rimarca però che la Tasi farà propria la maggiorazione Tares pagata nel 2013 e, stando alle stime redatte dal ministero dell’Economia, il gettito complessivo della maggiorazione dovrebbe essere pari a 1 miliardo di euro.

 

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