Consumi alimentari, va alla grande la cucina “fai da te”

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 La crisi incide sugli stili di vita degli italiani, ed anche sulle loro abitudini.

E se cambiano le abitudini, cambia anche il modello dei consumi alimentari, settore nel quale si segnala un aumento delle vendite dei prodotti “fai da te” a fronte di un corrispettivo calo dei cibi “già pronti”.

 

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Questo è quanto risulta da una ricerca commissionata da Coldiretti,secondo la quale nei primi nove mesi dello scorso anno il volume degli acquisti di materie base quali miele, farina, uova e preparati per dolci hanno registrato un aumento record , rispettivamente di 12 ,7,5, 6 punti percentuali.

Un trend in assoluta controtendenza se confrontato con il contemporaneo e generalizzato calo degli acquisti di alimentari, in flessione del 4 per cento. Nel 2013 gli italiani hanno infilato nel carrello della spesa più materie prime per la preparazione che non cibi già pronti: le “merendine” ad esempio sono calate in valore del 3 per cento, e i gelati sono precipitati a meno 7 per cento..

Nel 2013, rispetto al recente passato, si è registrato in particolare un aumento del 18 per cento del numero di italiani che hanno preparato il pane in casa, così come in maniera crescente si sono dedicati alla preparazione domestica di pasta, dolci ed altri prodotti alimentari di base. Complessivamente gli acquisti di pasticceria e dolciumi “pronti” sono calati del 10%, portandosi in valore assoluto al minimo storico di 147 euro all’anno per famiglia. In pratica, rileva la Coldiretti, una tendenza a tornare al “fai da te casalingo” in auge negli anni del dopoguerra.

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