Nuovi controlli fiscali dall’Agenzia delle Entrate

Bisogna attuare, dice una logica un po’ più intelligente, preventiva, con metodi più attuali e recupero immediato, che inducano all’emersione. Credo che con un lavoro serio si riesca a recuperare gran parte delle risorse nascoste all’estero da contribuenti italiani. Bisogna inoltre ricordare come le entrate abbiano una convenzione con il Mef che stabilisce gli obiettivi dell’Agenzia, obiettivo che per il 2015 è stato fissato a 15 miliardi. Dobbiamo far emergere quella parte di economia che non si traccia, soprattutto con un lavoro di analisi: non basta solo incrociare le banche dati, bisogna capire quale fenomeno ci sta sotto e muoversi con efficacia. Dobbiamo passare dall’idea che il contribuente dichiara e noi lo inseguiamo all’idea che noi forniamo al contribuente una idea per dichiarare il giusto parecchia roba sul piano delle imposte.

Alcune novità riguardano anche il canone Rai, disciplinato da una legge del 1938 che ormai è obsoleta (“Parlava di radio”) e “talmente astrusa”, con pochi poteri, che è difficile da applicare. Di conseguenza, il Parlamento dovrà ripensarci. L’Agenzia delle Entrate nulla può fino a 2000 euro con riscossione coattiva, infatti. La Orlandi, dunque, invita il governo a modificarla.