Diminuisce il debito pubblico

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 Rispetto a novembre 2013, a dicembre dello scorso anno il debito pubblico ha fatto registrare una discesa. Ma l’asta del fabbisogno è salita in confronto allo stesso periodo del 2012. Ciò si evince dai dati distribuiti dal bollettino economico trimestrale della Banca d’Italia.

Nello specifico il debito delle amministrazioni pubbliche in Italia è sceso a fine dicembre 2013 di 36,5 miliardi rispetto a novembre, attestandosi a 2.067,5 miliardi di euro. Il debito pubblico italiano ha tuttavia chiuso il 2013 a quota 2.067,49 miliardi, in aumento del 3,92% rispetto ai 1.989,469 miliardi di fine 2012.

Nel contempo il debito delle Pubbliche amministrazioni scende, e le entrate fiscali hanno evidenziato nel 2013 un leggerissimo aumento. Stando ai calcoli del supplemento finanza pubblica al Bollettino Statistico hanno registrato nell’intero anno, al momento della contabilizzazione di via XX settembre, un aumento dello 0,26% rispetto al 2012.

Occore, tuttavia, analizzare ulteriormente la situazione e il punto di vista di Bankitalia onde soffermarsi su fabbisogno, pagamento dei debiti e pagamento consolidato delle amministrazioni, così da comprendere come si è evoluta la dinamica dal 2013 al 2014 e quali altri cambiamenti potrebbero esserci.

 

Per quanto concerne invece il fabbisogno, spiega una nota di Palazzo Koch, hanno influito il pagamento dei debiti commerciali scaduti delle Pa (21,6 miliardi in base all’ultima rilevazione del Tesoro) e il supporto finanziario ai Paesi dell’area euro (sono 13 miliardi). Una boccata d’ossigeno è arrivata invece dagli incassi da dismissioni mobiliari (1,9 miliardi).

Intanto il debito consolidato delle amministrazioni centrali è aumentato di 85,7 miliardi, a 1.959,7, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 7,7 miliardi, a 107,6. Il debito degli enti di previdenza, infine, è rimasto sostanzialmente invariato.

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