Disoccupazione giovanile, per Poletti Garanzia giovani riguarda 900 mila unità

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 La questione della disoccupazione giovanile è uno dei principali problemi dell’Italia e dell’Europa. Le manovre per l’economia e l’occupazione, dopo la crisi che ha portato conseguenze negativa per i Paesi dell’Eurozona, non avranno effetti immediati o di breve termine sull’occupazione, come affermano gli economisti, ma è necessario sviluppare politiche per creare lavoro per i giovani.

Sono questi i presupposti in cui si ragiona in Europa, con il nostro Paese che ha una situazione allarmante caratterizzata da una disoccupazione giovanile superiore al 40%.

 

Il tasso di disoccupazione è stabile mentre quello sulla disoccupazione giovanile è in crescita

 

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti ha affermato: “è ragionevolmente prevedibile che in Italia si organizzi il terzo vertice Ue sull’occupazione giovanile, dopo quello di Parigi e Berlino. Il ministro ha parlato del semestre italiano e ha sottolineato la necessità di “Riqualificare il peso e il ruolo delle politiche sociali rispetto a quelle finanziarie”.

L’Europa sta proponendo il programma Ue Garanzia giovani per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani. Il bacino potenziale del programma è di 900 mila giovani. Per il ministro Poletti è importate coinvolgere “I grandi gruppi e le associazioni imprenditoriali”.

Il piano del lavoro del governo Renzi si basa sui temi del contratto a termine e dell’apprendistato, punti su cui anche l’Ue si basa per permettere ai giovani di entrare nel mercato del lavoro e di farsi conoscere dalle aziende. I sindacati sono critici perché affermano che questo potrebbe portare a ulteriore precariato. L’idea delle proposte è quella della flessibilità, ma i timori che il mercato del lavoro sia sempre più caratterizzato dal precariato non mancano.

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