Legge di Stabilità: l’Italia risponde alla ‘lettera’ dell’Ue

Home > News > Italia > Legge di Stabilità: l’Italia risponde alla ‘lettera’ dell’Ue

Arriva la tanto attesa risposta del ministro Piero Carlo Padoan all’ormai famosa lettera proveniente dell’Ue riguardante le misure contenute nella bozza di Legge di Stabilità.

Il titolare del Dicastero dell’Economia e delle Finanze ha indicato misure aggiuntive per 4,5 miliardi, grazie alle quali il nostro Paese correggerà il deficit strutturale pari a quasi 0,3 punti percentuali del Pil durante il 2015. Si tratta di una mediazione tra lo 0,1% proposto dal Governo e lo 0,5% chiesto dal Parlamento europeo.Il Ministero del Tesoro ha pubblicato la lettera di risposta a Bruxelles del ministro dell’Economia alle richieste di chiarimento della commissione Ue in relazione al documento programmatico di bilancio 2015 redatte dal vicepresidente Jyrki Katainen.

Nella lettera inviata all’Europa, Padoan ha parlato del serio rischio di deflazione e della volontà di evitare il quarto anno consecutivo di recessone.

Nel contempo, Padoan ha anche messo in evidenza le modalità tramite cui la legge di stabilità dell’Italia per il 2015 avrà l’obiettivo di rilanciare l’economia dopo un periodo infinito di crisi che ha provocato al nostro Stato una contrazione del 9% del Pil in confronto al livello del 2008.

Vi è la volontà di fornire nuovi input all’economia, realizzando uno sforzo effettuato mantenendo nel contempo i conti pubblici sotto controllo (il rapporto deficit/pil resterà infatti anche nel 2015 sotto il 3%) e correggendo il deficit strutturale (appunto di circa tre decimi di pil). E simultaneamente finanziando lo sforzo straordinario di effettuare quelle riforme strutturali lungamente aspettative, che presentano costi aggiuntivi nel breve periodo. Nello specifico, le misure annunciate da Padoan valgono 4,5 miliardi: 3,3 miliardi presi dal fondo per la riduzione delle tasse; 0,5 miliardi dai fondi per i cofinanziamenti Ue; 0,73 miliardi da un’estensione del regime del reverse charge Iva.

 

Lascia un commento