L’Europa punta a ridurre la dipendenza dal gas russo. Una possibilitร per la quale ci vuole tempo, denaro e volontร politica. Dal momento che la rivoluzione di febbraio ha spodestato Yanukovich, il gas รจ diventato un bastone piuttosto che una carota. Qualche giorno fa l’amministratore delegato del colosso del gas russo Gazprom ha affermato che il prezzo del gas in Ucraina stava salendo del 44% a 385,5 dollari.
Questa รจ una notizia inquietante per l’Europa. L’Ucraina deve giร a Gazprom 1,7 miliardi di dollari e se continua a non pagare i suoi conti, e senza un aiuto esterno, Gazprom potrebbe tagliare le forniture. Tale controversia non ha, in linea di principio, alcun effetto sul gas che attraversa l’Ucraina e arriva ad altri Paesi piรน a ovest. Ma se Gazprom chiude i gasdotti che attraversano l’Ucraina, le forniture in Europa potrebbero avere degli effetti.
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L’Europa ottiene il 24% del suo gas dalla Russia e la metร passa attraverso l’Ucraina. L’Europa rimane altamente vulnerabile al controllo russo sulle forniture di gas. Questa vulnerabilitร รจ uno dei motivi per cui Putin pensa che l’Europa non potrร agire con decisione dopo l’annessione della Crimea, o per eventuali ulteriori depredazioni territoriale che la Russia puรฒ avere in mente. Ma รจ una vulnerabilitร che puรฒ, nel tempo, essere diminuita.
I paesi europei non dipendono dal gas russo nei mesi estivi. Se la Russia dovesse chiudere i gasdotti attraverso l’Ucraina con l’obiettivo principale di ferire il nuovo governo del Paese, potrebbe probabilmente continuare a esportare gas da altri canali. Uno di questi รจ il newish gasdotto Nord Stream sul fondo del Baltico, che รจ stato in qualche misura costruito con questo obiettivo. Il progetto รจ di portare direttamente il gas dalla Russia alla Germania e quindi dare alla Russia la possibilitร di tagliare i suoi vicini pur servendo il suo mercato piรน importante.