Governo, Legge di Stabilità e Casa. Sono sempre più frequenti le voci che parlano di un’unica tassa locale, denominata Local Tax, in luogo di Imu e Tasi.
In dirittura d’arrivo ci sarebbe un emendamento al disegno di legge di stabilità 2015 che collega Tassa sui sistemi indivisibili e Imposta municipale unica in una sola imposta sulla casa, delegata al sindaco. Un’imposta che dunque non riguarderà più lo stato, che come ha dichiarato il Presidente del consiglio Matteo Renzi ieri, “non metterà più bocca”.
La nuova misura è coerente con le mosse atte a promuovere la semplificazione fiscale.
Nell bozza del disegno di legge di stabilità 2015 non se ne è discusso ma potrebbe arrivare a breve la nuova tassa unica sulla casa, anche se, stando alle voci di corridoio, per il primo anno di vita la tassa dovrebbe essere solo parziale, comprendendo l’unificazione tra Imu (l’imposta sulle seconde abitazioni e sulle prime case di lusso, quelle delle categorie catastali A1, A8 e A9) e la Tasi, l’imposta che si paga anche sulla prima casa e finalizzata al sostegno finanziario dei servizi indivisibili come l’illuminazione pubblica.
Sia Renzi che il ministro dell’Economia Padoan hanno più volte dichiarato di voler approcciare al federalismo fiscale e hanno spesso insistito sulle responsabilità di sindaci e governatori che poi possono essere chiamati dai loro elettori a render conto di come usano le maggiori imposte.
Una riflessione in termini numerici va fatta sull’evasione di Imu e Tasi a livello comunale. In merito all’ammontare complessivo di IMU e TASI versate nelle casse dei Comuni italiani, il gettito stimato tocca quasi quota 3,8 miliardi di euro, per una cifra pari a un quinto del gettito teorico.