CDM approva il codice di comportamento per i dipendenti delle P.A.

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 E’ stato approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il pacchetto di regole per i dipendenti e i dirigenti delle amministrazioni pubbliche proposto dal ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Un ultimo ‘regalo’ prima della fine del suo mandato, che prevede regole e pene molto più severe, fino al licenziamento.

Il codice è stato approvato ‘salvo intese’ e è stato emanato in attuazione della legge n. 190 del 2012 (la legge anti-corruzione) e seguendo le direttive dell’Ocse.

Cosa prevede il codice di comportamento per i dipendenti delle P.A.?

L’illecito disciplinare derivante dalla violazione di un dovere di comportamento previsto dal presente codice va accertato all’esito del procedimento disciplinare regolato dalla normativa vigente e il tipo di sanzione disciplinare concretamente applicabile, incluse quelle espulsive, va rinvenuto nei contratti collettivi e nella normativa, anche regolamentare, vigenti in ciascun settore, tenuto conto, anche ai fini dell’entità della sanzione, della gravità del comportamento e dell’ammontare del pregiudizio, anche morale, arrecato al decoro o al prestigio dell’amministrazione.

Questa la premessa del nuovo codice di comportamento per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche italiane che ha l’intento di disciplinare anche il comportamento dei dirigenti che da ora in poi hanno l’obbligo di comunicare all’amministrazione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possono porli in conflitto d’interesse con le funzioni che svolgono.

I regali

Parlando dei dipendenti, il nuovo codice prevede che sia precluso chiedere e accettare regali, di qualsiasi natura, per un valore superiore ai 150 euro, stretta che vale anche per i regali ricevuti sotto forma di sconto. Tutto ciò che arriva al dipendente delle pubbliche amministrazioni che abbia importo superiore a quanto indicato deve immediatamente essere messo a disposizione dell’amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali.

Obblighi di comunicazione

I dipendenti sono altresì obbligati a dichiarare la partecipazione o l’appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell’ufficio. Ma non solo, i dipendenti devono anche dichiarare, al momento della loro entrata nella pubblica amministrazione, tutti i rapporti diretti o indiretti di collaborazione avuti con soggetti privati nei 3 anni precedenti e in qualunque modo retribuiti.

I dipendenti delle P.A. devono anche astenersi, si legge nel provvedimento,

dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti le sue mansioni in situazioni di conflitto di interessi anche non patrimoniali, derivanti dall’assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici.

Con obbligo di tracciabilità e di trasparenza di tutti i processi decisionali adottati.

Utilizzo dei materiali e delle strutture

Ultimo punto sul quale si concentra il nuovo codice di comportamento per i dipendenti delle P.A. è quello dell’utilizzo dei materiali e delle attrezzature messe a disposizione dalle P.A. per lo svolgimento delle mansioni di ufficio, con particolare riferimento a linee telematiche e telefoniche e mezzi di trasporto, che possono essere utilizzati solo per ragioni d’ufficio.

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