Pensioni, il ministro Padoan garantisce che non saranno toccate le pensioni più alte

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  Dopo aver preso parte al convegno Femca-Cisl riguardante la materia della  previdenza, il ministro del Lavoro Poletti ha rassicurato sul tema delle pensioni e su soluzioni molto probabilmente in arrivo dal momento che è stato confermato un tavolo fra Ministero del Lavoro, Inps e Commissioni Parlamentari, per “Una soluzione strutturale attraverso un meccanismo mobile che non crei contenti e scontenti. Il problema degli esodati bisogna affrontarlo in maniera strutturale, per evitare, ad ogni round, di alimentare aspettative ingiustificate”.

Poletti mira soprattutto a “individuare un meccanismo mobile che tenga dentro tutte le condizioni trattate in modo uguale, altrimenti con le barriere fisse si genererebbe un contento, quello che è dentro, e uno scontento, quello escluso”.

Pensioni, i primi cambiamenti si vedranno solo nel 2015

E se il ministro Padoan garantisce che non saranno toccate le pensioni più alte da cui prelevare il contributo di solidarietà, la paura è che col tempo possa aumentare l’età pensionabile per le donne.

Ma, in verità, per interventi concreti si aspetta al 2015, anno in cui il premier Renzi ha annunciato anche l’aumento per gli assegni pensionistici più bassi. E probabilmente il 2015 sarà anche l’anno in cui si tratterà dell’equiparazione dell’età pensionabile fra uomini e donne, forse aumentando l’età contributiva delle donne come richiesto dall’Ue all’Italia.

 

Se per il momento, tutto tace in merito, la Commissione europea è in attesa di una risposta dall’Italia per equiparare la pensione anticipata tra uomini e donne, che oggi è fissata a 41 e 6 mesi per le donne e 42 e 6 mesi per gli uomini.

 

 

 

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