Per l’Ocse rallenta la flessione del PIL italiano

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 Anche per l’ Ocse l’ Italia sembra finalmente aver imboccato la strada della ripresa. E se ancora non è possibile parlare di una inversione di tendenza vera e propria, le ultime rilevazioni sul PIL del Belpaese sembrano indicare la presenza di segnali incoraggianti. Nel secondo trimestre del 2013, infatti, da aprile a giugno, l’ Italia non ha ancora sfiorato i numeri positivi, ma almeno la caduta del prodotto interno lordo ha subito un rallentamento.

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Il PIL dell’ IItalia, cioè, nel periodo in questione è calato solo dello 0,2%, cosa che fa sperare in una inversione di tendenza a breve termine. Nell’ area Ocse, invece, già si respirano venti di crescita e il PIL relativo nel secondo trimestre dell’ anno è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente che va da gennaio a marzo.

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La ripresa si fa sentire, inoltre, non solo nella zona Ocse, ma anche nella zona Euro e nell’ Europa a 27, dove, nel secondo trimestre dell’ anno il PIL è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, in cui aveva fatto registrare, rispettivamente delle flessioni dello 0,1% e dello 0,3%. In Europa continua, a livello congiunturale, la crescita delle economie di Germania e Gran Bretagna.

 

 

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