Stipendi, la laurea non garantisce una maggiore remunerazione

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 Stando al rapporto redatto ogni anno dall’Eurispes sullo stato della politica, dell’economia e della società italiana, nell’anno 2013 l’ Italia ha il primato degli stipendi medi tra i più bassi d’Europa,soprattutto per il Cuneo fiscale molto elevato.
Nella classifica Ocse, sono tra i primi dieci: Corea del Sud (39.931 dollari), Regno Unito (38.147), Svizzera (36.063), Lussemburgo (36.035), Giappone (34.445), Norvegia (33.413), Australia (31.762), Irlanda (31.337), Paesi Bassi (30.796) e Usa (30.774).

L’Italia, poco più di 14.700 euro, è al ventitreesimo posto, dopo gli altri paesi europei con retribuzioni nette annue che si aggirano mediamente intorno ai 25mila dollari, tra i quali: Germania (29.570), Francia (26.010), Spagna (24.632). L’Italia supera soltanto: Portogallo (19.150), Repubblica Ceca (14.540), Turchia (13.849), Polonia (13.010), Slovacchia (11.716), Ungheria (10.332) e Messico (9.716).

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In Italia i lavoratori percepiscono ogni anno stipendi medi tra i più bassi dei paesi industrializzati, mediamente il 17% in meno della media Ocse, il cui valore corrisponde a 25.739 dollari. Paragonati all’Europa a 15 (27.793 dollari annui di media), gli stipendi italiani sono inferiori del 23% e nell’Europa a 19 (mediamente 24.552 dollari annui), gli stipendi annui italiani sono inferiori del 13%.

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In merito al cuneo fiscale, prendendo come esempio un lavoratore con uno stipendio medio single e senza figli, il peso del cuneo fiscale è pari al 46,5% (lo 0,25% in più rispetto al 2007 e l’1,1% in più rispetto al 2005)), che fa sì che l’Italia sia sesta tra i 30 paesi Ocse. Se si prende come esempio un lavoratore con stipendio medio sposato e con due figli, il carico del cuneo fiscale diminuisce ma rimane sempre alto (36%), e l’Italia scende all’undicesimo posto.

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