Il salario minimo nei diversi Paesi d’Europa – II

 Continuiamo in questo post ad indagare le condizioni del salario minimo garantito nei diversi paesi d’Europa, spinti dalla scia della Germania, che di recente ha approvato la riforma e l’innalzamento di tale istituto. Dopo Germania e Svizzera altri paesi dispongono di un minimo livello di retribuzione oraria che viene applicato a tutti i lavoratori. Ecco quali sono. 

Il salario minimo nei diversi Paesi d’Europa – I

 Solo alcuni giorni fa la Germania ha approvato in via definitiva e quasi all’unanimità la nuova legge sul salario minimo, grazie alla quale l’importo della tariffa oraria della retribuzione di un lavoratore tedesco ammonta oggi a 8,50 euro l’ora, con un decisivo aumento rispetto al passato. La Germania, quindi, si è posta tra i paesi più all’avanguardia in Europa da questo punto di vista, quelli in cui il lavoro a qualsiasi livello viene maggiormente retribuito.

Quanto hanno guadagnato i lavoratori dipendenti italiani nel 2013?

 Volete sapere quanto hanno guadagnato i lavoratori dipendenti italiani nel corso del 2013? La risposta a questa domanda è ora molto semplice, perché il MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso pubblici i dati relativi agli stipendi e ai redditi medi guadagnati dagli italiani nel corso dell’anno passato, desunti dalle stesse dichiarazioni conferite dai lavoratori. 

Aggiornamento delle retribuzioni e dei contributi per le colf

 Sono stati aggiornati gli importi minimi retributivi e i contributi dovuti alle colf per il 2014. Per quanto concerne gli importni minimi retributivi, la commissione nazionale si è riunita 7 giorni fa presso il Ministero del Lavoro aggiornando i valori in virtù di quanto previsto dall’articolo 37 del contratto nazionale. La retribuzione minima oraria per un lavoratore domestico non convivente inquadrato al livello A parte ora da 4,47 euro, a fronte dei 4,41 euro dello scorso anno.

Le retribuzioni salgono solo dell’1,3 per cento a novembre 2013

 L’Istat ha recentemente pubblicato i dati relativi all’andamento delle retribuzioni italiane nel mese di novembre 2013. Nel penultimo mese dell’anno le retribuzioni orarie percepite dagli italiani sono salite solo dell’1,3 per cento, un incremento piuttosto basso anche a livello storico che spiega la difficile situazione economica di fine anno. 

Stipendi, la laurea non garantisce una maggiore remunerazione

 Stando al rapporto redatto ogni anno dall’Eurispes sullo stato della politica, dell’economia e della società italiana, nell’anno 2013 l’ Italia ha il primato degli stipendi medi tra i più bassi d’Europa,soprattutto per il Cuneo fiscale molto elevato.
Nella classifica Ocse, sono tra i primi dieci: Corea del Sud (39.931 dollari), Regno Unito (38.147), Svizzera (36.063), Lussemburgo (36.035), Giappone (34.445), Norvegia (33.413), Australia (31.762), Irlanda (31.337), Paesi Bassi (30.796) e Usa (30.774).

Le retribuzioni superano l’inflazione ad ottobre 2013

 Nel mese di ottobre 2013 le retribuzioni orarie italiane hanno fatto segnare risultati sicuramente positivi. Sono infatti aumentate dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente, settembre 2013, e dell’1,4 per cento nei confronti dello stesso mese dell’anno precedente. 

Gli stipendi dei manager della PA sono i più alti dell’area Ocse

 Ancora una volta l’Italia finisce sotto i riflettori internazionali per un primato non troppo lusinghiero. Questa volta il caso è sollevato dagli stipendi dei manager della Pubblica Amministrazione italiana, che, secondo una recente statistica, possono contare sulle retribuzioni più alte dell’intera area Ocse. 

La Svizzera ad un passo dal referendum sul tetto alle retribuzioni d’oro

 La piccola nazione elvetica, paradiso di quanti hanno probabilmente da sempre percepito stipendi da favola, si trova ora ad un passo dal porre un limite alle retribuzioni d’oro. Si svolgerà infatti il 24 novembre l’atteso referendum popolare che vuole imporre un tetto agli stipendi che sono 12 volte più alti di quelli di una paga base.