Mutui: l’effetto stringente della crisi

 Per effetto della crisi sono sempre di più gli istituti di credito che chiedono garanzie supplementari agli aspiranti mutuatari prima della concessione del credito. A dirlo è una ricerca condotta dall’Adnkronos che ha provato a spiegare qualche effetto diretto della crisi di liquidità europea ed italiana.

Secondo Adnkronos, il 70 per cento delle richieste di mutuo inserite nel nostro sistema bancario rischia di non superare la fase istruttoria. In genere parliamo di richieste tipo di 100.000 euro effettuate da un dipendente con busta paga di 2.200 euro netti al mese che intende rimborsare il credito ottenuto in 30 anni.

Oggi, purtroppo, i criteri di credito definiti dalle banche sono sempre più stringenti e poi la situazione economica e lavorativa nel nostro paese è peggiorata molto. Alle difficoltà di accendere un mutuo occorre poi aggiungere un allungamento nei tempi di stipula ed erogazione del mutuo. Le banche, infatti, chiedono informazioni supplementari, documenti con parametri di valutazione mai univoci.

Il fatto che non si riesca ad andare oltre la fase istruttoria dipende molto dalla relazione che esiste tra importo richiesto alla banca, reddito documentato del richiedente e valore dell’immobile offerto in garanzia del mutuo. La percentuale da ottenere dall’incrocio dei dati (ovvero in che percentuale il mutuo deve incidere sul reddito), varia da banca a banca.

Gli sconti di Webank

 Webank, la banca online del Gruppo Banca Popolare di Milano, offre numerosi sconti sui mutui erogati ai nuovi clienti. Al di là della convenienza espressa dall’assenza di spese, chi sigla un contratto entro il 30 novembre, con l’obbligo di rogito entro il 31 gennaio 2013, può usufruire di ulteriori sconti, oltre quelli classici.

Uno dei punti di forza di Webank è l’assenza di spese accessorie collegate alla sottoscrizione di un contratto di mutuo. In particolare, ai nuovi clienti è proposto un mutuo senza spese d’istruttoria, senza spese di perizia e in regalo l’istituto di credito offre l’obbligatoria polizza scoppio-incendio.

Oltre questi vantaggi, cui si unisce l’apertura di conto corrente zero spese su cui addebitare le rate del rimborso, occorre enucleare gli sconti proposti. In primo luogo, e soltanto per il mese di novembre, sullo spread si applica uno sconto dello 0,20 per cento, a patto che i mutuatari definiscano il rogito prima del 31 gennaio 2013.

Webank che calcola il tasso fisso aggiungendo all’Irs di periodo un spread che varia sulla base della durata del piano d’ammortamento e sull’importo erogato dalla banca, spiega nei fogli informativi che si può ottenere un ulteriore sconto, oltre quello già esposto, pari allo 0,10%, nel caso che l’importo finanziato sia minore o uguale al 60% del valore dell’immobile.

Carta di credito: come utilizzarla al meglio

 Dal momento che non è più possibile utilizzare denaro contante per i pagamenti sopra i mille euro, la carta di credito è diventata uno strumento indispensabile per la gestione delle spese famigliari. Ma, come ben noto, le carte di credito possono avere dei costi molto alti e solo un loro utilizzo oculato permette di poter tagliare le principali voci di spesa legate a questo strumento.

Il canone della carta di credito

Uno dei principali costi della carta di credito è il canone che viene richiesto dalla banca per questo servizio. Molti istituti inizialmente propongono un periodo gratuito, ma, una volta scaduto, il costo del canone può variare da 30 a 200 euro, in base all’istituto e al tetto di spesa previsto.

Per questo, nell’ottica di una gestione economica delle carte, è meglio possederne una sola che si appoggia ad uno dei circuiti più utilizzati.

Carte di credito e contanti

A differenza del bancomat, le carte di credito prevedono delle commissioni molto alte per il prelievo dei contanti allo sportello, per questo andrebbero usate a questo scopo solo in caso di reale necessità.

Rimborso delle spese effettuate con carta di credito

Le spese effettuate con carta di credito possono essere rimborsate alla banca in diversi modi. Tra le varie opzioni quella da evitare per risparmiare sull’utilizzo di questo servizio è il rimborso rateale (carte revolving) che non permettono di tenere sotto controllo l’effettivo ammontare delle spese e hanno solitamente dei tassi molto alti.

Le spese del conto corrente

 I conto corrente hanno delle spese che spesso, quando si stipula un contratto per la sua attivazione, non vengono messe in evidenza e ci accorge della loro presenza solo al momento del saldo. Per questo motivo è importante conoscere quali sono, per riuscire a tagliare e risparmiare su questa importante voce del portafoglio familiare.

Di seguito le quattro voci di spesa principali e gli strumenti per riuscire a ridurle.

Bonifici

Il bonifico è il trasferimento di denaro dal proprio conto corrente ad un altro e, secondo recenti stime, questa operazione può costare fino ad 8 euro. Da evitare bonifici allo sportello, che hanno i costi più elevati. Meglio optare per bonifici allo sportello o per quelli ripetitivi. I più convenienti sono i bonifici on line.

Prelievo di contanti

Il primo modo per risparmiare sul prelievo di contanti è l’utilizzo del Bancomat e non della carta di credito (che ha commissioni più alte) e preferire sempre il ritiro presso ATM della propria banca (che solitamente sono a costo zero). Inoltre, è meglio evitare di prelevare allo sportello, dove le commissioni arrivano fino a 3 euro.

Movimenti conto corrente 

La richiesta della lista dei movimenti del proprio conto fatta all0 sportello può rivelarsi molto costosa, anche in questo caso è sempre meglio farla allo sportello automatico.

Invio della lettera di trasparenza

Obbligatorio da parte della banca, che però può addebitare per questa operazione anche fino a 2 euro. Richiedere, ove possibile, l’invio on line.

 

Come risparmiare sul conto corrente

I contanti, anche per effetto della manovra Salva Italia predisposta dal Governo Monti, tenderanno ad essere utilizzati sempre di meno. La contropartita è la necessità, per tutti, di avere un conto corrente attraverso il quale gestire e amministrare entrate e uscite. Ma il conto corrente ha un costo, che può anche essere molto elevato. 

Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

La grave crisi economica che stiamo attraversando ha posto a tutti coloro che hanno qualche risparmio in banca di fronte ad un interrogativo importante: meglio lasciare i depositi lì dove sono o ritirarli prima che le banche falliscano?

UBS: riduzione organico del 15%

La crisi colpisce anche la UBS, una delle realtà bancarie di maggior pregio. In un comunicato di questa mattina la banca elvetica ha reso noto che nei prossimi tre anni saranno licenziati 10 mila dipendenti e che la banca subirà una revisione delle sue attività.