Carburanti, prezzi ancora in calo

Se è vero che agli italiani piace viaggiare durante le vacanze di Natale e Capodanno è anche vero che con il calo dei prezzi dei carburanti hanno vita facile. Ecco allora qual è la situazione relativamente a benzina, diesel, metano e quant’altro. 

Prezzi stabili per i carburanti tranne che per ESSO

I prezzi dei carburanti sono sempre un argomento all’ordine del giorno per i cittadini, soprattutto per coloro che hanno l’esigenza di programmare le spese mensili per i trasferimenti. Per tutti sono arrivate delle buone notizie che riguardano il prezzo di diesel, benzina e non solo. 

Previsto lieve aumento del carburante

 Eccezion fatta per drastiche variazioni dell’ultimo minuto in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi, ci sarebbero le condizioni per una limitata variazione dei prezzi, contemplata attorno a 0,5 eurocent/litro, dovendosi, in questo conteggio, tenere anche in consderazine dell’effetto dell’aumento dal primo giorno di marzo marzo delle accise.

Dopo i botti arrivano gli aumenti di Capodanno

 Inizia l’anno nuovo e, come da tradizione possiamo dire, si fanno i conti degli aumenti scattati dal 1 gennaio. Aumenti che riguardano soprattutto autostrade, bollette e carburanti e che dipendono da piccole norme inserite negli ultimi decreti e dall’aumento dell’Iva.
Le tariffe o pedaggi delle autostrade sono aumentate di molto e anche fino all’8% come nell’Autostrada dei Parchi (A24) o nella Piacenza-Brescia. Sul territorio nazionale, e considerando quindi tutte le autostrade, l’aumento è stato del 3,9%. Questo è il livello medio, ma su molte autostrade importanti soprattutto del nord l’aumento è arrivato al 5%.
In crescita anche le bollette dell’energia elettrica, con rincari dello 0,7%. L’aumento dell’Iva e di una piccola manovra porta anche a caffè, bibite e snack delle macchinette automatiche ad essere più cari. In questo caso, la crescita è di 5-10 centesimi per ogni prodotto.
Dal 1 gennaio cresce anche il prezzo dei carburanti di 0,4 centesimi utili per finanziare il cinema. I carburanti erano già aumentati di prezzo qualche giorno fa per effetto del super euro.
Questi aumenti e gli altri, tutti insieme, avranno delle ripercussioni sui trasporti, sui servizi e sul commercio. Le associazioni dei consumatori stimano che i rincari delle tariffe e questi effetti a cascata peseranno per circa 1.400 euro
Come detto, molti aumenti dipendono da piccole norme inserite negli ultimi decreti, tra cui la Legge di Stabilità e il Decreto Milleproroghe. Le tasse sulle sigarette aumentano dello 0,7% e il bollo sui conti titoli e i conti deposito passa dall’1,5% al 2%.
Aumentano anche i contributi Inps per il fondo di solidarietà che finanzia la cassa integrazione. Per le imprese con più di 15 dipendenti l’aumento è dello 0,5% delle retribuzioni. A carico dell’impresa ci sono i due terzi di questo aumento, mentre il rimanente un terzo è a carico del lavoratore.
E poi ci sono le tasse sulla casa.

Calano i prezzi del petrolio e della benzina

 Negli ultimi giorni i listini dei prezzi dei carburanti italiani sono stati ritoccati a ribasso. La causa di questo fenomeno, che negli ultimi tempi è diventato abbastanza ricorrente, è da rintracciarsi nell’ennesimo calo del prezzo del petrolio che ha interessato i mercati internazionali. 

Cala il prezzo del petrolio a livello globale

 Lo shutdown che in questi giorni ha colpito gli Stati Uniti, cioè la riduzione dei servizi non essenziali alimentati dalle risorse federali ha avuto quasi da subito effetti decisivi sui mercati, così come annunciato già in precedenza dagli economisti. Tra le conseguenze che si possono elencare in seguito al blocco dei fondi per la macchina statale americana vi è, dunque, anche una generale riduzione delle quotazioni internazionali del petrolio.

Aumento Iva, dal 1° ottobre 2013 anche i carburanti saranno più cari

 Fate il pieno finché potete, o almeno prima che scatti la mezzanotte del 1° ottobre 2013, giorno in cui scatterà l’aumento automatico dell’aliquota Iva di un punto percentuale, passando così dal 21 al 22 %. L’Iva aumenterà su una larga fetta di generi di largo consumo, tra i quali ovviamente anche i carburanti per i quali ci si aspetta un aumento dei prezzi anche fino a 1,5 centesimi di euro/litro.

Le conseguenze dell’aumento dell’IVA a partire dal primo ottobre

Altro salasso per gli italiani che si troveranno a pagare due volte questo aumento: in Italia la maggior part e della merce viene trasportata su gomma e il maggiore prezzo che dovranno pagare i produttori e i fornitori per i trasporti sarà, naturalmente, riversato sui prezzi al consumo, già lievitati per effetto dell’aumento dell’Iva.

Nello specifico, il prezzo raccomandato della benzina salirà di circa 1,5 centesimi di euro/litro, quello del diesel di 1,4 ed il gpl di 0,7 centesimi. Unica e magra consolazione è che l’aumento del prezzo scatterà solo dopo che i rivenditori avranno terminato le attuali scorte.

Al momento i prezzi medi dei carburanti in Italia sono 1,796 euro al litro per benzina, 1,724  per il diesel e 0,813 gpl, con picchi per la “verde” fino a 1,844 euro/litro, il diesel a 1,751 e il gpl a 0,850.

La crisi siriana incide sul prezzo della benzina

In realtà per una volta gli italiani ci hanno guadagnato: se fosse passata la bozza del decreto legge prima della crisi di governo, il rincaro sui carburanti sarebbe stato maggiore, i quanto erano previsti aumenti delle accise sui carburanti di 2 centesimi al litro per tutto il 2013 e poi di 2,5 fino al 15 febbraio 2015.

In arrivo nuovi rincari per la benzina

La crisi della Siria e gli effetti negativi sull’ aumento dei prezzi dei carburanti in Italia

La crisi siriana continua a colpire ancora le lancette del caro carburanti. Nonostante, infatti, il prezzo del petrolio abbia cominciato a scendere sui mercati internazionali, a causa del generale allentamento temporaneo della tensione in merito alla possibilità di un attacco della Siria, il costo al litro della benzina verde, del gasolio e del gpl continua ad essere ritoccato a rialzo. 

La crisi siriana incide sul prezzo della benzina

 I mercati internazionali dei prodotti derivati dal petrolio hanno repentinamente accusato il colpo sferzato dalla crisi politica siriana e la situazione è precipitata, di riflesso, anche nei mercati nazionali. L’ Italia, di conseguenza, ha subito i rovesci locali del fenomeno globale. Sono infatti aumentati, a partire dalla giornata di ieri, i prezzi di tutti i carburanti che vengono veduti sulla rete nazionale.

Benzina più cara a causa delle truffe

 Nonostante gli sforzi compiuti nelle scorse settimane dal Governo per evitare il tradizionale caro – benzina estivo del periodo di Ferragosto, gli automobilisti italiani non sono stati totalmente esenti da “rincari” dovuti ad attività parzialmente lecite o illecite. Al di là dei prezzi di mercato, infatti, che in molte zone sono rimasti su livelli abbastanza alti, il problema maggiore è stato rappresentato dalle pratiche scorrette e in alcuni casi dalle vere e proprie truffe messe in atto dai gestori dei distributori al fine di accrescere le proprie percentuali di guadagno.