Unione Europea, non vuole l’Austerity

 Jan In’t Veld, economista della Commissione europea, ritiene assurda sia l’austerity che il suo mantenimento. Ha calcolato gli effetti dei tagli imposti a molti paesi dell’Ue traendone solo conclusioni negative. La Francia tra il 2011 e il 2013 avrebbe perso 4,8 punti di crescita, e altrettanti l’Italia (-4,9% del Pil). A rimetterci anche la Germania con una perdita di crescita stimata al 2,61%.

Ocse, Italia crescita lumaca

 Il debito pubblico italiano continua a salire in rapporto al Pil per cui potrebbero essere necessarie nuove manovre. Lo dice l’Ocse nel suo “Economic Outlook”.

Cina, un’economia in forte crescita

 Continua a crescere con tenacia l’economia cinese anche se sono presenti fattori di rischio che potrebbero in futuro non garantire la ripresa. Da qui il ritorno dell’ interesse per i mercati azionari presenti in tale area che dopo una lunga fase ribassista potrebbero tentare ora una inversione di tendenza.