Obama invita ad aumentare il tetto del debito

 Per gli Stati Uniti si avvicina sempre di più la data del 17 ottobre, giorno in cui, se non verrà alzato il livello del tetto del debito americano, l’America potrebbe correre il rischio di soccombere sotto le conseguenze di un catastrofico default. Così, in questi giorni anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha invitato con toni severi i repubblicani ad accrescere il tetto del debito, in modo tale da risparmiare spiacevoli conseguenze a tutto il paese.

Gli Stati Uniti sono vicini al default

 I problemi relativi al consolidamento del bilancio e dei conti pubblici tornano ad affacciarsi anche in America, negli Stati Uniti. Il Segretario del Tesoro americano Jacob Lew, infatti, ha ricordato proprio in queste ultime ore che a partire dal prossimo 17 ottobre gli Stati Uniti potrebbero non essere più in grado di far fronte agli interessi che gravano sul debito. A meno che il Congresso americano non decida per un ulteriore innalzamento del suo livello. 

La Borsa di Londra non garantirà più per le banche italiane

 Nel mese di agosto, anche se in maniera molto silenziosa, nel mondo internazionale del credito è avvenuto un vero e proprio terremoto. A Londra, infatti, nella City, dove opera la cosiddetta “controparte centrale“, ovvero il grande intermediario che si pone fra chi offre e chi richiede titoli di Stato – o denaro – e garantisce che nessuna delle parti perda soldi se l’altra fallisce, è stato stilato un documento che afferma che tutti gli operatori del credito internazionale non avranno più la copertura della controparte centrale in caso di default delle banche italiane.

Obama preoccupato per il rischio default

Il presidente americano parlato in una conferenza stampa a sorpresa dell’imminente pericolo per gli Stati Uniti se non si raggiungerà l’accordo sul tetto del debito. I dettagli della conferenza.

Cipro a rischio default

Standard & Poor’s abbassa il rating da B a CCC+. Il downgrade è più vicino. Troika e partner d’area dell’euro non hanno soluzioni per aiutare Nicosia.

S&P’s: defaul selettivo per la Grecia

L’agenzia di rating Standard & Poor’s non crede che la Grecia possa riuscire a sanare il suo debito con l’operazione di buyback appena iniziata e taglia la valutazione sul debito di lungo termine da ‘CCC’ a default selettivo.