Generali: il “complemento” per i commercianti

 Assicurarsi un futuro vuol dire anche investire nella previdenza complementare, oggi dunque, i fondi pensione per l’assegno integrativo fanno parte della gamma di prodotti delle compagnie. Vediamo insieme qual è la proposta del Gruppo Generali per i commercianti.

La premessa dedicata alla previdenza integrativa è uguale per tutte le categorie di lavoratori: dipendenti, commercianti e professionisti. L’idea di base è che con la riforma della pensione, oggi, chi si ritira dal lavoro, ottiene un assegno che si avvicina al 50 per cento dell’ultimo reddito conseguito.

Non è un granché visto che oggi gli stipendi sono anche molto bassi. Una soluzione sta nella sottoscrizione di un’assicurazione o di un prodotto assicurativo, ad esempio l’adesione ad un fondo pensione che vi garantirà un assegno integrativo.

I vantaggi fiscali sono immediati e per tutti ma qualcosa in più, nel Gruppo Generali, lo ottengono i minori di 40 anni. Vediamo l’esempio del commerciante.

Se la pensione pubblica è il 55% circa dell’ultimo stipendio, si ha una “scopertura previdenziale” del 45%. Versando un assegno annuale di 3600 euro al fondo pensione generali, si ottiene un risparmio fiscale annuo di 1368 euro, in più si riduce la scopertura al 34 per cento, perché il futuro assegno pensionistico sarà costituito dal 55% della pensione pubblica e dall’11% della previdenza complementare.

Navigare sicuri con GENmar

 I sinistri che interessano auto e moto sono sicuramente di maggiore impatto a livello informativo ma non bisogna trascurare gli altri mezzi di trasporto, per esempio le imbarcazioni che sono sì degli strumenti di lavoro, ma sono anche un hobby.

Non trascura il settore che abbiamo appena descritto il gruppo Generali che offre a chi vuol navigare bene e in sicurezza una protezione completa per l’imbarcazione.

GENmar, questo il ramo di Generali che si occupa dei naviganti, propone un’assicurazione che è sia di Responsabilità Civile, obbligatoria per chiunque possegga un’imbarcazione a motore, sia a copertura dei danni all’imbarcazione e all’equipaggio.

Sottoscrivere un’assicurazione GENmar vuol dire anche assicurarsi un servizio d’assistenza rapido ed efficace, ma soprattutto vuol dire avere sempre sotto controllo la propria polizza definendo i moduli del prodotto più adatti alle proprie esigenze.

C’è infatti chi naviga soltanto nel tempo libero e chi invece usa l’imbarcazione come strumento di lavoro. Tre i tipi di polizze:

  • GRECALE è la garanzia minima per chi intende mettersi al riparo dagli eventi più gravi quali la perdita dell’imbarcazione;
  • LIBECCIO è la garanzia ridotta per chi vuole tutelarsi da eventi quali incendio, esplosione, scoppio, fulmine, oppure furto, rapina e pirateria;
  • MAESTRALE è la copertura completa che va ad aggiungere alle precedenti anche una copertura ai danni parziali.

Generali: nove mesi di ascesa

 Gli analisti hanno attribuito i buoni risultati del Gruppo Generali ad un cambio al vertice operato all’inizio di giugno, quasi a dire che sia stato proprio il terzo trimestre dell’anno a trainare tutta l’azienda verso dei risultati incredibili.

Il 2 giugno di quest’anno, i vertici del Gruppo Generali hanno allontanato il CEO Giovanni Perissinotto che sembra aver fatto tramontare il titolo della compagnia in borsa con una perdita vicina al 60 per cento. Una débacle senza precedenti prima.

Adesso, invece, l’inversione di tendenza è iniziata a si è anche stabilizzata. L’azienda ha diffuso una nota spiegando che l’utile netto della compagnia è in crescita del 37 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2012 e si cristallizzato sul 1.133 milioni di euro.

Anche il risultato operativo complessivo registra un buon aumento, benché meno consistente dell’indice precedente. Il risultato operativo è di 3.292 milioni di euro, il 9,4 per cento in più dell’anno scorso. In questo caso tutto si deve agli ottimi risultati del ramo “vita” della compagnia che è andato su del 16,5 per cento.

Non stupisce dunque che anche il patrimonio netto sia in aumento rispetto all’anno scorso e si sia registrata una crescita del 24,1 per cento rispetto al 2011, passando infatti dai 15.486 milioni di euro dell’anno scorso ai 19.215 milioni di euro di oggi.