Francia in crescita dopo i dati sul Pil

Giungono buone notizie dalla Francia, a seguito dell’indice Pmi di ieri: la fiducia delle imprese è in creascita, dal momento che sale a 103 da 102 di aprile (dato rivisto da 101), evidenziando il sentiment di fiducia più alto dall’agosto 2011.

Germania, privato in crescita

Il comparto privato della Germania fa registrare una crescita ad un ritmo piuttosto elevato durante il mese di gennaio. Nel contempo, si rileva un leggero rallentamento della crescita del manifatturiero, il quale ha sollevato alcuni dubbi sulle prospettive della maggiore economia europea.

Schaeuble invita gli Stati europei al rispetto delle regole

Già da quando la vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni in Grecia era ancora soltanto un’ipotesi al pari delle altre, la Germania si era subito posta sul piede di guerra contro la possibilità che la sinistra radicale potesse prendere il sopravvento, in uno stato di equilibrio europeo già di per se estremamente fragile e volubile.

La Germania non aiuterà la Grecia

Ancora troppo instabile la condizione in Grecia. Una situazione, quella di Atene, che rischia sempre di più di contagiare gli altri Paesi. E molti di questi, probabilmente, non reggerebbero un altro urto. Parliamo di Cipro, Portogallo, Italia ma anche (per la prima volta, se le cose dovessero andare male) della Francia.

Germania, il Pil cresce

Buone notizie per la Germania, dopo un paio di mensilità in cui il crollo di alcuni comparti aveva portato allo sviluppo di forti preoccupazioni relativamente alla politica di Angela Merkel. Invece è presto, ancora troppo presto, per criticarla.

Mercati più sereni dopo dati su economia tedesca

I mercati sono molto più sereni dopo i dati sull’economia tedesca. Dati che hanno rispecchiato le attese, e che sono stati vincolati dalle parole di Jens Weidmann in replica a Mario Draghi rilasciate durante la giornata di ieri.

Perché le banche tedesche fuggono dall’Italia?

Sono sempre di meno gli investimenti tedeschi in Italia. I dati messi a disposizione dalla Banca dei regolamenti internazionali (Bri) palesano questo trend negativo. A metà del 2014, gli istituti tedeschi parevano esposti nei confronti delle attività del nostro Paese per una cifra che rappresenta i minimi di sempre: 99,5 miliardi di euro.

Investimenti, cala la fiducia nei confronti della Germania

In Germania la situazione inizia a farsi complicata e il termometro della fiducia negli investimenti ne risente visibilmente. Arriva un altro segnale da questo comparto, dopo quelli trasmessi da produzione e ordini all’industria in calo e dopo che i più importanti istituti economici hanno previsto per il governo tedesco un terzo trimestre piatto in termini di Pil, del rallentamento dell’economia tedesca.