Tasi, è arrivato il bollettino – Guida alla compilazione

 Ci siamo, tra poco più di due settimane, e dopo tantissime polemiche e discussioni, scadranno i termini per il pagamento della prima rata della Tasi. L’appuntamento, ma solo in una parte dei Comuni d’Italia, è fissato al 16 giugno, data entro la quale si dovrà provvedere al pagamento attraverso gli appositi bollettini pubblicati questa mattina in Gazzetta Ufficiale.

Bollettini che i contribuenti dovranno compilarsi da soli, dato che dopo tutta la bagarre sui ritardi delle amministrazioni comunali per la delibera delle aliquote da applicare, non c’è stato il tempo materiale per la precompilazione.

Dichiarazione dei redditi con Modello Unico 2014, le detrazioni

 A breve molti contribuenti italiani, i possessori di Partita Iva e anche una parte di lavoratori dipendenti, si troveranno alle prese con il Fisco per la dichiarazione dei redditi 204, ovvero quella relativa all’anno di imposta 2013.

Come spesso accade, ci sono state delle novità per le detrazioni che si possono ottenere in sede di dichiarazione dei redditi. Vediamo quali sono in base all’elenco pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.

Il bollo auto nelle auto e moto d’epoca con più di 30 anni

 Sapevate che un modo per risparmiare sul bollo auto, la tassa automobilistica regionale che in alcune regioni d’Italia può essere considerata anche molto onerosa, è quello di dotarsi di un veicolo storico? Le auto e le moto d’epoca, infatti, in Italia, cioè quei veicoli storici che abbiano più di 20 anni o più di 30 anni, sono in genere esenti dal pagamento del bollo auto, oppure sono tenute al pagamento solo di una piccola tassa forfettaria ogni anno. 

Il bollo auto nelle auto e moto d’epoca con più di 20 anni

 In Italia i cosiddetti veicoli storici, cioè le auto e le moto d’epoca nella maggior parte dei casi non sono soggetti al pagamento del bollo auto, la tassa automobilistica regionale, e quando lo sono i loro proprietari sono tenuti solo al pagamento di piccole cifre forfettarie. Stando così le cose, quindi, possedere un veicolo d’epoca in Italia è sicuramente un modo per risparmiare sugli oneri fiscali. 

Quale bollo auto devono pagare le auto d’epoca?

 Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un vero e proprio boom delle auto e delle moto d’epoca. Sono cioè decisamente aumentati rispetto al passato i veicoli storici che circolano sulle strade italiane, sia a livello di automobili che a livello di motocicli. Ma oltre ad un certo gusto per il revival vintage, sembrano essere anche altre le ragioni dietro al dilagare di questo strano fenomeno. 

Che cos’è l’imposta sostitutiva che si paga sulle plusvalenze immobiliari

 Forse non tutti sanno che in alcuni particolari casi anche chi vende un immobile è soggetto al pagamento di una imposta. Nelle vendite immobiliari, infatti, i venditori possono essere soggetti in alcune condizioni alla tassazione sulle plusvalenze immobiliari, le quali sono costituite dalla differenza di prezzo che si genera tra il prezzo di acquisto di un immobile e il prezzo a cui viene rivenduto.