Come fanno le aziende nostrane a sopravvivere in Italia

 Le aziende italiane fanno davvero troppa fatica a riuscire  a sopravvivere in Italia e per questo motivo cercano rifugio in una dimensione internazionale sempre più spinta: è quanto afferma uno studio condotto e diffuso da Mediobanca, che si intitola «Dati cumulativi di 2050 società italiane».

Indesit, un’altra industria che non è più italiana

 Indesit diventa americana dal momento che la famiglia Merloni ha ha deciso di cedere a Whirpool la partecipazione di Fineldo del 60,4% del capitale (quindi il 66,8% dei diritti di voto) della fabbrica di elettrodomestici. Il prezzo di acquisto è pari a 11 dollari per ogni azione di Indesit, per un prezzo pieno previsto pari a 758 milioni di dollari.

Aumenta l’export del Made in Italy

 Si è registrato un dato positivo in merito alle esportazioni in Europa nel mese di maggio. Stando a quanto riportato dall’Istat si è avuto un aumento del 5,7% rispetto ad aprile, cui fa fronte un aumento del 4,8% delle importazioni.

Bankitalia auspica una maggiore trasparenza rapporti banche-imprese

 Nella relazione tra banche e imprese “è necessario un sistema di contrappesi che equilibri il meccanismo degli incentivi e ponga un argine ai conflitti d’interesse e al pericolo di uno sviamento del credito rispetto all’effettivo merito di credito dei prenditori”.

Cgia di Mestre, le imprese soffocate da troppa burocrazia e pressione fiscale

 Nei rapporti con le imprese, la p.a. italiana è tra le peggiori d’Europa. Lo afferma  Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre che rileva come «il cattivo funzionamento della Pa costa ad ogni azienda mediamente 7.000 euro all’anno. Un importo insopportabile per le piccolissime imprese che sono soffocate da timbri, scartoffie e scadenze varie».