Le proposte delle imprese per il rilancio dell’occupazione giovanile
Giovani e senza lavoro. Un problema italiano molto grave che deve essere risolto tramite una politica adeguata e mirata: ecco cosa chiedono le imprese.
Giovani e senza lavoro. Un problema italiano molto grave che deve essere risolto tramite una politica adeguata e mirata: ecco cosa chiedono le imprese.
I giovani italiani sono i più colpiti dalla disoccupazione e dal precariato: cosa chiedono al governo per migliorare la loro situazione
Per Squinzi l’ Italia rischia di perdere una o due generazioni di giovani: bisogna quindi ripartire dall’ apprendistato e da una collaborazione costante imprese – sindacati.
Molti sono i manager che hanno passato i 50 anni e si ritrovano senza un’occupazione. Per le aziende che li impiegano ci sono degli incentivi.
In Italia mancano 150 mila sarti, panettieri, falegnami, installatori di infissi, pasticceri, baristi, camerieri e macellai.
In Germania è già realtà, in Italia si fa ancora fatica ad accettarlo, ma la disabilità fisica o mentale può essere un valore aggiunto nella ricerca di un lavoro.
Di occupazione giovanile si discuterà poi anche ad un incontro straordinario dei Ministri del Lavoro europei previsto per il mese di luglio.
Non sono ancora chiare le cifre a disposizione per il rilancio dell’ occupazione ma è necessario valutare con attenzione le misure più idonee e più efficaci da prendere.
Per Giovannini l’ occupazione giovanile è la priorità e l’urgenza italiana, ma il problema non si risolve con misure a costo zero: ecco i dati Istat.
In Italia sono circa sei milioni le persone che potrebbero essere impiegate nei processi produttivi, ma tremila di queste non cercano neanche più un lavoro.