Piazza Affari: bene l’Ftse Mib

 La giornata di Milano, in Borsa, si è conclusa in maniera ottimale. Ottimi i risultati dell’Ftse Mib, il quale secondo gli esperti è entrato in una prolifica fase di consolidamento che lascia ben sperare per i giorni a venire. Il Tesoro, inoltre, ha collocato sul mercato otto miliardi e mezzo di Bot a sei mesi. Particolarmente brillante la prestazione di Stm.

Piazza Affari chiude in parità

 Un avvio a stento e un recupero sul rotto della cuffia. Fa registrare una chiusura in parità la Borsa di Milano, che riequilibra nel finale le perdite al termine una seduta completamente in negativo.

L’indice Ftse Mib conclude sul -0,02% a 20.473 punti, mentre l’All Share segna un +0,02%. A far ripartire il mercato sono state Wall Street e le previsioni della Commissione europea che ha fatto progredire (di poco) il bilancio di crescita 2014 e 2015, dichiarando che l’Italia sta uscendo dalla recessione, anche se a ritmo dimezzato in confronto agli altri Paesi della zona dell’Euro.

Borsa: chiusura con un leggero rialzo per Milano

 Lieve rialzo per Piazza Affari alla chiusura dell’odierna giornata di borsa. Il Ftse Mib fa registrare un +0,12%, mentre il Ftse Italia All-Share +0,10%, il Ftse Italia Mid Cap +0,01%, e il Ftse Italia Star +0,36%. Per quanto concerne i titolo bancari la situazione alla chiusura è la seguente: bene Intesa Sanpaolo (+1,2%) e UBI Banca (+0,9%), grazie al giudizio positivo di Societe Generale. Male invece Banca MPS (-1,4%) e Unicredit (-1,2%): su quest’ultima Societe Generale ha peggiorato la raccomandazione da “buy” (acquistare) a “hold” (mantenere). Procede male anche Banco Popolare (-1,5% a 1,4620 euro): Kepler-Cheuvreux ha confermato la raccomandazione “reduce” (ridurre) e il target price a 1,10 euro.

Borsa: cosa frena gli investitori?

 Gli investitori sono sempre più spaventati. Colpa delle vendite che hanno gravato sui listini azionari, specialmente a Piazza Affari e nei pressi delle banche collegate al borsino milanese. Così, qualcosa frena gli azionisti. Molti operatori hanno nuovamente scelto di liberarsi dei Btp, già dalla giornata di ieri lunedì 3 febbraio. Nel contempo hanno iniziato ad acquistare bund.

Piazza Affari da record ai livelli di tre anni fa

 Piazza Affari da record che continua in rialzo da dicembre. Il Ftse Mib ieri è arrivato a quota 20 mila punti a un livello che non si vedeva da prima della crisi dello spread. La Borsa di Milano ha chiuso quindi ai massimi dal 2011.

Gli scambi sono stati trainati sui mercati finanziari di tutto il mondo dai conti di Bank of America e si attende la pubblicazione del Beige book della Federal Reserve (Fed). Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’1,60% a 20.045 punti. La soglia dei 20 mila punti non si superava dal 5 luglio 2011. La Borsa di Milano ha quindi recuperato tre anni caratterizzati dalla crisi dello spread.

I dati della Banca Mondiale che prevedono una crescita del Pil dell’economia mondiale hanno influito sui risultati delle Borse in tutto il mondo. Gli indici di tutta Europa sono in rialzo spinti dalle stime di crescita della Banca Mondiale che riguardano gli anni 2014, 2014 e 2016. Da tre anni le stime di crescita non erano a questo livello e quindi l’atmosfera nei mercati finanziari è buona.

 

Piazza Affari comincia bene il nuovo anno

 

In Europa la Borsa migliore è stata Francoforte. A Milano bene i titoli bancari spinti dalle indiscrezioni che i criteri di valutazione sugli stress test saranno meno severi. Per Mps il rialzo è stato più contenuto a +0,43%.

 

Piazza Affari non risente del calo di Tokyo

 

Tra gli altri titoli, Telecom Italia molto bene a +4,3%. Per Finmeccanica le ipotesi di possibili operazioni straordinarie rendono un +8,2%. Tra i negativi si segnalano Mediaset a -3%.

Per quanto concerne i cambi l’euro è a 1,3591 dollari e 142 yen, mentre il rapporto tra dollaro e yen è a  a quota 104,48.

Euro in calo e Spread attorno ai 200 punti. Borsa di Milano migliore in Europa

 La Borsa di Milano è la migliore d’Europa in questa giornata di festa per l’Epifania. Piazza Affari cresce di circa l’1%, migliore insieme a Madrid, grazie ai rialzi dei titoli bancari. Il Ftse Mib fa segnare un +0,77%. Le altre Borse europee sono in rialzo e non sembrano influenzate dalla chiusura negativa a -2,2% della Borsa di Tokyo. A Francoforte la crescita è dello 0,30%, a Parigi dello 0,15% e a Londra dello 0,01%.

► Piazza Affari non risente del calo di Tokyo

I mercati finaziari aspettano i dati di venerdì sul mercato del lavoro negli Stati Uniti e le mosse delle banche centrali. Si attendono le minute della Fed mercoledì e giovedì ci sarà la riunione della banca centrale europea (Bce). Questi elementi potrebbero modificare la cautela registrata oggi in diverse Borse europee.

► Per Saccomanni dal 2014 la ripresa economica

A Piazza affari bene i titoli bancari, con Mediobanca a +3,3%, Banco Popolare a+2,99%, Mps a +2,89%, Unicredit a +2,85% e Bpm a +1,41%. Oggi era il primo giorni di quotazione in Borsa per UnipolSai, nato dalla fusione di Unipol, Milano Assicurazioni e Premafin in Fonsai, che è in rialzo del +3%.

Tra gli altri titoli, Eni in rialzo a +0,80% e Telecom Italia negativa a -1,19% dopo le smentite di Telefonica sulle offerte su Tim Brasil.

L’euro è in calo a 1,3578 dollari e a 141,74 yen. Lo Spread a 202 punti.
Per quanto riguarda le commodities, in rialzo il petrolio sui mercati asiatici.Il Brent del mare del Nord è scambiato a 107,04 dollari al barile in crescita di 15 centesimi. In crescita anche l’oro dopo che nel 2013 è calato di molto. Il lingotto con consegna rapida è a 1.246,4 dollari l’oncia. Il rialzo è dello 0,8%.

Piazza Affari non risente del calo di Tokyo

 A Piazza Affari apertura di contrattazioni contrassegnata da cautela per la festività dell’Epifania. Il Ftse Mib inizia a +0,6% non risentendo dell’andamento negativo delle Borse asiatiche. Volumi ridotti per la festività, quindi, mentre le altre Borse europee sono influenzate dalla chiusura negativa della Borsa di Tokyo.
Tokyo ha fatto registrare un -2,35% dopo un 2013 da record che ha portato a una chiusura del +53%. In questi giorni di chiusura per le feste, il rallentamento della crescita economica in Cina e il rafforzamento dello yen sono elementi che oggi, alla riapertura dei mercati finanziari, hanno mostrato la sua influenza.
Negative anche le altre Borse asiatiche. In Cina, il report sulla frenata dei servizi ha portato Shanghai a chiudere negativa attorno a 2 punti percentuali. Il report di Hbsc mostra l’indice Pmi manufatturiero in Cina in calo a dicembre a 50,9 punti dal precedente mese 52,5 punti. Sopra ai 50 si è in ambito  crescita, ma c’è  un rallentamento netto.
Per quanto riguarda le altre Borse, tutte negative anche se in maniera più leggera: Sidney -0,4% e Hong Kong -0,3%. In crescita Seul con il +0,3%.
A Piazza Affari, leggermente negativa Telecom Italia dopo i progressi delle sessioni precedenti. La smentita sulla trattativa relativa a Tim Brasil a portato al calo anche Telefonica.
Nella Borsa di Milano oggi c’era il debutto di Unipolsai. Un inizio in crescita per la società che nasce da Unipol e Fonsai. Bene Monte dei Paschi di Siena.
In Europa, situazione cauta con Parigi a -0,01% come Londra e Francoforte invariata. Si attendono i dati sull’indice Pmi dei servizi in Europa e i dai sui prezzi in Germania. Dati che potrebbero cambiare l’andamento delle Borse.

Telecom protagonista in Borsa per le voci sulla cessione di Tim Brasil

 Telecom protagonista in Borsa per effetto delle voci che Tlc potrebbe cedere Tim Brasil entro la fine di gennaio dopo l’accelerazione di Telefonica sul dossier. La stampa ha riportato queste voci che rilanciate hanno influenzato Piazza Affari. La società oggi ha però smentito queste voci affermando di non avere ricevuto offerte per Tim Brasil considerata asset strategico.
Il risultato intanto è che Telecom ha ottenuto un rialzo in Borsa del 5% con scambi attivi nonostante una sessione di ponte semi festivo. Il titolo è quindi in netto rialzo per queste indiscrezioni e le affermazioni di Telecom non influenzato l’andamento a Piazza Affari. Gli scambi a metà giornata sono di 173 milioni di azioni, superiori alla media di 97,8 azioni scambiate nell’ultimo mese. A spingere il titolo anche le indiscrezioni di una trattativa per la cessione di Tim Brasil in fase avanzata e prossima alla chiusura nelle settimane successive.
Dal Brasile ci dovrebbe essere l’approvazione dell’operazione che consiste nella costituzione di un veicolo locale e nello spacchettamento degli asset ai concorrenti principali come Claro, controllata da America Movil di Carlos Slim, Oi Telemar e Vivo di telefonica. Il prezzo dell’operazione dovrebbe superare i 7 miliardi previsti e arrivare almeno a 9 miliardi.
Gli analisti di Centrosim considerano la cessione di Tim Brasil probabile nonostante le affermazioni dell’amministratore delegato di Telecom Patuano che la considera come strategica. La cessione permetterebbe di superare i vincoli dell’Antitrust del Brasile per l’accordo tra Telco e Telefonica. Nei prossimi giorni se ne saprà di più e si vedrà se le previsioni saranno confermate e la cessione di Tim Brasil sarà al centro degli interessi

Piazza Affari chiude in netto rialzo trascinata da Moncler e non solo

 Dopo una apertura caratterizzata da poco movimento, la Borsa di Milano chiude le contrattazioni in rialzo. Un rialzo significativo con il Ftse Mib a +2,34% a 18.222 punti e l’All Share al 2,17%. L’inizio come detto cauto è stato scompaginato dal rialzo sulla scia di Wall Street.
Tra i titoli oggi è stata la giornata di Moncler e non solo perché era all’esordio a Piazza Affari e nel mercato finanziario dopo un Ipo da record. Moncler ha chiuso al +46,76% a 14,97 euro per azione. La crescita in Borsa del gruppo al primo giorno di quotazione è stata di circa 1,2 miliardi di euro che lo portano a circa 3,7 miliardi. Veramente un battesimo coi fiocchi per la matricola di oggi. Remo Ruffini ha affermato: “Mi piace l’idea che Moncler vada in controtendenza, mi godo il fatto che mentre i grandi gruppi del lusso francese hanno fatto e forse continueranno a fare shopping in Italia, noi abbiamo fatto shopping in Francia e siamo riusciti, in meno di dieci anni, a resuscitare un marchio dormiente e a farne un brand globale”.
Tra i titoli bancari, hanno guadagnato con rialzi sostanziosi Intesa Sanpaolo con il 4,17% e Unicredit con il 4,78%. Tra i titoli del comprato energia, bene Enel con il +2,52% ed Eni con il +2,33%, mentre Saipem è negativo con il -0,26%. Tra gli altri titoli il migliore è Telecom con il +5,06%. Telecom continua la fase di rialzi ed è stata influenzata dal fatto che il fondo Blackrock salito a quasi dell’8%. Tra i titoli in controtendenza che hanno chiuso in negativo ci sono Autogrill con il -2,12%, StM con il -0,65%, Mediaset con il -0,39%, Tod’s con il -1,33% e Ferragamo con il -0,43%.
In calo lo spread tra Btp e Bunbd tedeschi a 220 punti e il rendimento del titolo decennale al 4,03%.

Balzo di Moncler al primo giorno a Piazza Affari

 A Piazza Affari oggi la sessione si è aperta senza particolari movimenti. Gli investitori sono cauti in attesa di movimenti da parte della Federal Reserve e così le Borse europee risultano per lo più poco mosse. Ad agitare la situazione alla Borsa di Milano è Moncler, al primo giorno di quotazione. Dopo l’Ipo da record e le tante domande istituzionali di acquisto, superiori del 31% dell’offerta, Moncler fa segnare subito un rialzo che si può chiamare decollo.
Inizio con difficoltà ad entrare in contrattazione per la società del conosciuto piumino. Poi il rialzo fa registrare un +43% a 14,65 euro. Il prezzo era stato fissato al massimo della forchetta, a 10,2 euro dopo che la domanda istituzionale aveva portato a un controvalore complessivo di 20 miliardi di euro, con quella degli investitori retail che è stata superiore di più di 14 volte il le azioni offerte per oltre 989 milioni di euro.
Moncler è arrivata in Borsa con  un capitalizzazione di 2,55 miliardi di euro. Il flottante è il 26,7% del capitale e arriverà al 30,7% con l’esercizio completo della greenshoe. Nell’operazione che ha portato Moncler ad essere quotata in Borsa, i joint global coordinator sono stati Goldman Sachs, BofA Merrill Lynch e Mediobanca, i joint bookrunner  sono stati Banca IMI, JP Morgan, Nomura e UBS e joint lead manager sono stati BNP Paribas, Equita SIM e HSBC.
Il debutto di Mocler in Borsa e quindi straordinario. La società tra i soci ha Ferragamo, Zegna, Loro Piana e Renzo Rosso e Bernard Arnault e anche importanti fondi sovrani di Qatar, Singapore, Abu Dhabi e Cina.