A Piazza Affari poco movimento con Telecom in rialzo e Moncler che vola

 Apertura di seduta e di settimana poco mossa per la Borsa di Milano. Il mercato è cauto e aspetta imput dagli Stati Uniti, dove la prossima settimana ci sarà la riunione della Federal Reserve (Fed). Nella riunione si discuterà della riduzione, da parte della banca centrale americana, del programma di acquisto di asset.
Piazza Affari mostra quindi poco movimento in questa giornata e gli investitori aspettano indicazioni per le loro scelte. In apertura, Piazza Affari mostra il Ftse Mib a +0,15%, l’All Share a +0,09% e il Ftse Eurofirst 300 a +0,02%. Le altre Borse europee sono in linea con quella di Milano e caratterizzate da poco movimento.
Tra i titoli si segnalano Telecom Italia, ancora in rialzo, e Moncler, che appena quotata in Borsa dopo un Ipo da record è velocemente balzata del 40% circa sul prezzo del collocamento. Moncler al momento è a un prezzo teorico di 14,65 euro facendo registrare un rialzo di oltre il 40%, visto che il prezzo iniziale fissato al massimo della forchetta dopo la grande domanda del mercato era di 10,2 euro. I titoli bancari sono contrastati con Unicredit e Intesa che sono però in leggero rialzo.
Telecom Italia in rialzo dopo che il fondo degli Stati Uniti Blackrock ha aumentato la sua partecipazione arrivando a circa l’8% e ha portato gli investitori ad acquistare. In apertura, il titolo Telecom Italia è tra il +2% e il +3%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in negativo con l’indice Topix a -1,29% a 1.222,95 punti. Il ribasso dipende soprattutto dall’andamento dello yen che influenza in modo specifico le grandi aziende di esportazione.

Borsa cauta e Telecom in rialzo

 A Piazza Affari si registra un’apertura in ribasso in linea con le le altre Borse europee influenzate dalla chiusura negativa di Wall Street di ieri. Pochi spunti, scarso movimento e anche la preoccupazione che la Federal Reserve (Fed) possa anticipare il tapering sono i protagonisti di oggi in Borsa con i mercati che non rispettano le attese di un rally di fine anno.
In apertura, la Borsa di Milano mostra il Ftse Mib a -0,27%, l’All Share a -0,23% e il Fts Eurofirst 300 a -0,30%.
Tra i titoli, quelli bancari mostrano debolezza. Mps è a -1,5% con oggi che è previsto il consiglio di amministrazione e con la Fondazione che ha richiesto di fare slittare l’aumento di capitale al secondo semestre del 2014.
Tra gli altri titoli, bene Ansaldo Sts dopo che è stato nominato il nuovo amministratore delegato, e Telecom con un +0,7%.
Anche nel resto della mattinata Piazza Affari è cauta. Gli investitori aspettano le mosse della Federal reserve sul tapering e preferiscono trarre profitto. A metà mattinata, il Ftse Mib è a -0,36%, l’All Share è a -0,36% e il Ftse Eurofirst 300 è a -0,30%.
Tra i titoli bancari che hanno aperto negativi recupera Mps, Pop Milano a -1% e Pop Emilia a -2,1%.
Tra gli altri titoli in rialzo Ansaldo Sts del 2%. Autogrill negativa a -1,8% e il settore energia in rialzo con Eni e Enel. In rialzo anche A2A con oltre l’1% dopo che le giunte comunali hanno dato l’ok per il cambio di governance e di statuto. Ciò porta alla cessione di azioni fino al 5,12% del capitale nel prossimo anno. In rialzo e spunti per Telecom e Pirelli, mentre tra i minori K. R. Energy al +7,9% e Kinexia a -5,4%.

Ipo da record per Moncler con domande che superano di molto l’offerta

 Grandi risultati per Moncler che inizierà la sua avventura a Piazza Affari lunedì 16 dicembre. Il famoso piumino fa registrare un Ipo da record mostrando che c’è attenzione verso la società da parte degli investitori. L’offerta da oltre 20 miliardi è stata più che superata con la domanda che è superiore di 31 volte. Questi sono gli investitori istituzionali con l’offerta che per il 90% delle azioni da sottoscrivere era rivolta a loro. Era da tanto tempo che non si vedeva questo entusiasmo per l’entrata in Borsa di una società. Un entusiasmo che ha portato le  banche d’affari a stabilire un prezzo di 10,20 euro per ogni azione. La forchetta era tra 8,70 euro e 10,20 euro, quindi il prezzo stabilito è il massimo. La raccolta della società, che non ha effettuato aumento di capitale ma solo vendita di azioni, è stata di 681 milioni di euro. Il valore della società è di 2,55 miliardi di euro.
L’Ipo di Moncler dimostra la crescita e l’importanza del settore del lusso made in Italy e l’interesse degli investitori stranieri. In effetti, la domanda istituzionale per Moncler è arrivata equamente da Stati Uniti, Europa e resto del mondo. Tra i fondi sovrani ci sono il governo di Singapore, la Qatar Holding 8, che controlla Valentino, e il governo di Pechino. Per ciò che riguarda i grandi investitori americani, ci sono Black Rock, Capital Group e Fidelity. In Italia ci sono invece le Assicurazioni Generali e la società di gestione Kairos.
Anche i piccoli investitori si sono mostrati molto interessati a Moncler. La domanda è più allta dell’offerta di circa 14 volte e per una cifra di 97 milioni. Il sorteggio stabilirà chi potrà investire sulla società. Questo entusiasmo è quindi una conferma del fatto che il lusso interessa i mercati finanziari, visto anche che altre società come Cucinelli e Ferragamo hanno fatto registrare domande elevate e maggiori delle offerte.
Il presidente di Moncler Remo Ruffini, che ha comprato l’azienda nel 2003 in crisi, mantiene la sua partecipazione del 31,9%. Le vendite sono soprattutto dei fondi Carlyle, Eurazeo e Brand Partners.

Le entrate della Tobin Tax italiana deludono le aspettative

 Si avvicina la fine dell’anno e anche per il Ministero del Tesoro è tempo di bilanci. E ad essere messa sotto stretta sorveglianza è stata in questi giorni la Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie introdotta l’anno scorso dal Governo Monti attraverso la Legge di Stabilità per il 2013 e in vigore da gennaio. 

La Tobin Tax non produce gli effetti desiderati

 Arrivano i primi dati concreti sulla Tobin Tax. Il primo versamento per la medesima imposta era previsto per lo scorso 16 ottobre ed i risultati non sembrano essere quelli che il governo delle larghe intese ed il precedente esecutivo si erano prefissati. Infatti i numeri parlano di un incasso che ammonta a circa 1/5 delle aspettative.

Il Datagate pesa su Piazza Affari

 Un contesto molto delicato e comunque incerto quello degli Stati Uniti d’America, un contesto che si ritrova chiaramente ad aver influenzato i mercati nazionali ed internazionali. 

Piazza Affari punta i riflettori su Telecom Italia

 Occhi ancora puntati su Telecom Italia. Le nuove prese di posizione lasciano i riflettori del mercato puntati sulla compagnia telefonica dato che si cerca di capire cosa succederà in quello che è il prossimo assetto azionario.