Borsa Italiana tutti i dati del 10 ottobre 2013

 Piazza Affari termina in rialzo dell’1,54% riuscendo ad avvicinarsi a quella che è la quota di 19 mila punti, quota che vede i massimi dal mese di luglio del 2011. A questa situazione positiva per i mercati hanno giovato quelli che sono diversi fattori.

Rcs bene a Piazza Affari

 Anche oggi Rcs Mediagroup con gli occhi puntati per via delle sue azioni, azioni che continuano ad oscillare in quanto scambiate a 1,62 euro con quello che è un rialzo di circa cinque punti percentuali già durante la mattinata di oggi.

USA e Governo coinvolgono negativamente Piazza Affari

 Le tensioni politiche tornano ad influenzare Piazza Affari. Dopo gli scontri dei giorni passati sulla fiducia di Silvio Berlusconi al governo, le due principali forse politiche del Governo Letta, Partito Democratico e Popolo delle Libertà, creano nuove tensioni su quello che è il futuro dell’Imu.

Piazza Affari meno preoccupata per l’Italia

 La conferma del Governo Letta e la fiducia che Silvio Berlusconi ha deciso confermare al governo delle larghe intese riesce a distendere i mercati. L’instabilità politica degli ultimi giorni aveva creato non pochi problemi ai mercati azionari, mercati che poi, in un secondo momento, avevano comunque deciso di dare la fiducia al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Dopo l’annuncio di ieri, quello in cui il Cavaliere ha sorpreso tutti confermando la fiducia a Piazza Affari, ha permesso hai mercati di distendersi. 

Piazza Affari conferma la fiducia al Governo Letta

 Piazza Affari subisce nuovamente effetti positivi dalla politica italiana. Oggi, a gran sorpresa, Silvio Berlusconi, dopo le dichiarazioni dei giorni passati, dichiarazioni che avevano influenzato i mecati, ha sorpreso tutti lasciando l’appoggio al governo delle larghe intese. Un mossa, quella del Cavaliere, decisamente inaspettata ma che aumenta la fiducia dei mercati: Milano segna un guadagno del 1,4%; lo spread tra Btp e Bund si assesta a 255 punti per un rendimento decennale italiano del 4,35%. Una situazione politica che ha creato non pochi problemi ai mercati negli ultimi giorni. La scorsa settimana, infatti, le difficile situazione politica all’interno del Governo Letta inciso pesantemente su Piazza Affari. Incerto, invece, era stato l’inizio della settimana, un inizio di settimana che però ha visto la ripresa con la fiducia dei mercati ad Enrico Letta nella giornata di ieri.

Piazza Affari da fiducia al Governo Letta bis

 Piazza Affari chiude la giornata con un rialzo del 3,11%. Un dato positivo che si lega alla fiducia che i mercati stanno dando ad Enrico Letta e alle possibilità di trovare i numeri per tenere in piedi il governo. Questa volta le possibili dimissioni di Silvio Berlusconi non sembrano creare problemi ai mercati italiani, mercati che sicuramente sono stati incoraggiati anche dalla posizione di Angelino Alfano che invita a dare la fiducia al governo delle larghe intese. Infatti il Ftse Mib riesce ad ampliare i rialzi in quella che è la parte finale della seduta con +3%. Del resto la settimana aveva visto i mercati incerti nella giornata di lunedì, mercati incerti che alla fine sembrano non preoccuparsi della rottura tra Pd e Pdl per le strategie che Silvio Berlusconi sta cercando di attuare.

La crisi politica italiana affossa le borse europee

 Economia e politica sono più legate che mai. Soprattutto in questo momento che le sorti politiche di molti paesi sono sull’orlo del collasso. A trainare e borse verso il basso in questa apertura del lunedì mattina, nello specifico, sono la crisi di Governo che stiamo vivendo in Italia e il dibattito sull’approvazione del bilancio Usa.

Gli investitori tornano cauti dopo gli annunci della FED e l’aggiornamento del Def

Due zavorre per le borse europee che questa mattina non sono riuscite a decollare, anzi, tutti i segni sono negativi e la peggiore delle performance è stata registrata a Milano: Piazza Affari cede l’1,55%, Francoforte segna -0,98%, Parigi -1,08%, Londra -0,73% e Madrid -1,09%.

Dato il ribasso delle borse delle borse europee, anche lo spread varia il suo livello e passa a 280 punti base, dopo la buona chiusura dello scorso venerdì quando si era assestato sui 263 punti. Il differenziale Bonos/Bund è a 270.

La stessa situazione di nervosismo si registra anche sulle borse internazionali, incerte in attesa della decisione sul bilancio Usa che fa concretizzare ogni ora che passa il rischio di una chiusura delle attività del governo, che diventerebbe un defaul tecnico dal prossimo 17 ottobre. Il termine ultimo per trovare un accordo tra il partito repubblicano e quello democratico sulla definizione della nuova legge di bilancio è fissato per questa notte.

Arriva la Tobin Tax anche sulle transazioni ad alta frequenza

Altro dato macroeconomico che sta pesando sulle borse è quello riguardo all’economia giapponese, paese dal quale ci si attende una revisione al ribasso della produzione industriale.

 

Gli investitori tornano cauti dopo gli annunci della FED e l’aggiornamento del Def

 Solo alcuni giorni fa l’annuncio da parte della Banca Centrale americana , la FED, di rimandare per un altro periodo di tempo il cosiddetto tapering, cioè l’interruzione degli stimoli economici e finanziari per la crescita e lo sviluppo, aveva creato nei mercati internazionali, da Wall Street alle borse europee, un generale clima di ottimismo che aveva fatto schizzare il Dow Jones a livelli record. Buoni anche i successi della borsa italiana in quelle stesse ore.

Borse positive grazie al nuovo esecutivo

 Le Borse hanno recepito in maniera del tutto positiva l’ insediamento del nuovo Governo Letta alla guida del Paese, “festeggiando” in questo modo l’inizio di quello che si spera sia un nuovo corso politico per l’Italia o quantomeno l’uscita da quel periodo di grande incertezza politica che aveva caratterizzato i mesi precedenti.

Il Napolitano-Bis fa bene allo spread

A Piazza Affari, in particolare, infatti,  l’indice Ftse Mib acquista un 1,6%, mentre lo spread BTP-Bund scende in area 274,5 punti base, con una flessione di circa tre punti e mezzo percentuali rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il forte ribasso dello spread favorisce quindi l’acquisto dei titoli bancari mentre i mercati attendono con ansia di conoscere i risultati dell’ asta dei BTP a 5 e 10 anni.

> Piazza Affari vola con banche e Telecom

Non tutti i titoli di Piazza Affari, tuttavia, hanno risentito dell’ influsso benefico esercitato dall’ insediamento del nuovo Governo Letta, oggi impegnato nella richiesta della fiducia alla Camera. Buzzi Unicem, anche in clima positivo, perde infatti lo 0,71%, mentre ancora peggiore è la performance dei titoli della Banca Popolare di Milano, che va a perde addirittura tre punti percentuali.

In rialzo, invece, la maggior parte dei titoli del settore bancario, tra cui spiccano Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca, Monte Paschi e Ubi Banca.