Proprio nella giornata di oggi è stato per la prima volta fatto il nome del futuro commissario per la spending review, la nuova figura che affiancherà l’esecutivo per cercare di ridurre le enormi spese della macchina statale italiana. Si tratterà di Carlo Cottarelli, che arriva da un precedente incarico presso il Fondo Monetario Internazionale e che è stato individuato dal premier e dal Ministro delle Finanze come idoneo.
Così come annunciato nei giorni scorsi e una volta deciso il destino del Governo italiano, si torna a parlare anche di spending review e di quelle nuove misure di contenimento del bilancio pubblico che lo stesso premier Letta aveva annunciato solo qualche giorno fa.
Dopo i successi conseguiti nell’ ambito del Consiglio d’ Europa dei giorni scorsi, il Governo Letta sembra pronto per aprire una seconda fase del suo operato, che sarà contraddistinta da una particolare attenzione alla messa in opera di riforme strutturali.
Una ricerca commissionata a Gfk dall’assicuratore Zurich ha mostrato i “tagli” dei cittadini europei di fronte alla crisi. In Italia si risparmia soprattutto su abbigliamento vacanze e cultura.
Il Ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi ha fatto il punto della situazione sui precari delle pubbliche amministrazioni, confermando la difficoltà della situazione e l’impossibilità a stabilizzare così tante posizioni.
Sanità pubblica e privata sono fortemente a rischio dopo le ultime dichiarazioni di Balduzzi e Grilli.
Nel documento “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera” il Ministro Balduzzi e il Ministro Grilli hanno definito i criteri di applicazione della spending review al settore ospedaliero. Ecco come cambierà la distribuzione delle cure ospedaliere in Italia.