Investire in obbligazioni, le prospettive per il 2014

 Comprare Bond, nei prossimi mesi potrebbe rivelarsi più difficile rispetto al recente passato in quanto ci troveremo di fronte ad incognite diverse rispetto a prima. Tra queste le maggiori riguarderanno le decisioni sul tapering e sulle altre forme di aiuti alle economie dei Paesi occidentali e Orientali.

L’imposta di bollo sul deposito titoli sarebbe incostituzionale

 Il governo potrebbe fare un passo indietro per quanto riguarda la tassazione delle rendite finanziarie e l’imposta di bollo. Si parla di incostituzionalità rispetto alla scelta del governo e la battaglia è portata avanti da Alberto Foà, presidente di AcomeA Sgr. L’imposta di bollo sul deposito titoli sarebbe quindi incostituzionale se non prevede una soglia minima di prelievo, come per i conti correnti dove invece è questo stabilito.
Il meccanismo è stato introdotto con il decreto salva-Italia dell’allora governo Monti ed è stato riproposto in maniera ancora più decisa nella Legge di Stabilità del governo Letta approvata da poco.
Il rischio è quello di limitare gli investimenti nei fondi, nei conti deposito e nei depositi amministrati. E di questo ne usufruirebbero i conti correnti e Banco Posta.
Il meccanismo prevede una modalità proporzionale e non forfettaria. Il prelievo è dell’1,5 per mille nel 2013 e del 2 per mille nel 2014.
Per Alberto Foà si può parlare più di una confisca che di una imposta e a farne le spese saranno soprattutto i piccoli risparmiatori. Il bollo fisso a 34,2 euro non è equo per i piccoli risparmiatori anche per banca Etica, come affermato dal suo presidente Ugo Biggeri. Quindi, sui depositi ad esempio di 500 euro l’imposta supera il 6,8%, mentre sui depositi superiori ai 17 mila 100 euro il prelievo sarebbe dello 0,15%. La questione dell’equità è quindi da affrontare e non lo si è fatto nella Legge di Stabilità. Ora si parla di incostituzionalità e si potrebbe aprire una nuova parte della battaglia per cambiare questa tassazione di bollo sul deposito titoli.

Asta e rendimenti Btp 10 Anni Italia

  In una giornata in cui i mercati americani rimangono chiusi per la festa del ringraziamento, si prevede che ci sarà un ponte lungo almeno fino a lunedì in cui i mercati riprenderanno a pieno ritmo.

Moncler inizia l’offerta pubblica e sarà in Borsa da metà dicembre

 Moncler, il piumino fashion che conta molti estimatori in tutto il mondo, è pronto a sbarcare in Borsa. Il marchio appartenente al settore del lusso ha fatto passi importanti per arrivare a Piazza Affari è ora si avvia a essere quotato. È stato depositato il prospetto dell’offerta pubblica oggi e Moncler dovrebbe essere in Borsa da metà dicembre, probabilmente da lunedì 16 dicembre.

Perché conviene investire nelle obbligazioni dei mercati emergenti?

 Anche se nell’ultimo periodo ci sono stati dei cali consistenti, i mercati obbligazionari dei paesi emergenti hanno evidenziato un aumento del 9,48% in tre anni, permettendo a tutti coloro che hanno fatti questo tipo di investimento di ottenere degli ottimi rendimenti.

Successo a NY per il primo giorno di Twitter in borsa

 Il primo giorno di quotazione di Twitter, il popolare social network che si distingue dagli altri per i suoi soli 140 caratteri a disposizione e il suo caratteristico uccellino, si è chiuso a New York come un vero e proprio successo

Twitter in borsa, comprare o non comprare?

 Come abbiamo visto anche in un post pubblicato prima di questo, proprio nella giornata di oggi il popolare sito di microblogging, Twitter, più noto al mondo come il social network dal caratteristico cinguettio, è stato quotato oggi in borsa a Wall Street attraverso un’IPO – initial public offering – da 18 miliardi di dollari. 

Twitter si appresta a debuttare a Wall Street

 Tutto è pronto per il debutto ufficiale di Twitter in borsa. La società, nota per i suoi cinguettii che nel frattempo hanno letteralmente invaso il mondo mobile degli smartphone vuole gettarsi all’inseguimento di Facebook, la cui quotazione ha portato sicuramente bene agli affari di Mark Zuckerberg, il suo fondatore. 

I titoli di Google volano in borsa e superano i 1000 dollari

 Sono più che brillanti i risultati di Google, sia sotto il profilo societario che sotto quello finanziario. Nel terzo trimestre del 2013 il colosso di Mountain View ha infatti ottenuto utili netti  pari a 2,97 miliardi di dollari su ricavi per 14,89 miliardi di dollari. Un risultato ancora più entusiasmante di quello conseguito l’anno precedente.