Tfr in busta paga: 50.000 italiani al bivio

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Tfr in busta paga si? Tfr in busta paga no? In ballo ci sono ben 37 milioni di euro. Una cifra onerosa, che coinvolge una gran fetta di italiani, e che puรฒ provocare numerose ripercussioni all’interno delle piccole aziende.

I lavoratori dipendenti del settore privato (non sono compresi quelli del pubblico impiego, del settore agricolo e domestico oltrechรฉ i lavoratori in cassa integrazione) che entro marzo prossimo si troveranno a scegliere di farsi accreditare o meno il trattamento di fine rapporto sulla busta paga sono piรน di cinquantamila.

In questo gruppo sono compresi anche coloro che nel 2007 erano a favore dello spostamento della propria liquidazione in un fondo pensione integrativo. La decisione, in ogni caso, sarร  vincolante e per tre anni non si potrร  tornare indietro.

Gli italiani chiamati a scegliere non sono dinanzi a una decisione semplice: in ballo c’รจ lโ€™azzeramento del tesoretto su cui la maggior parte dei dipendenti faceva affidamento al momento della pensione, in favore di un bonus mensile che generalmente non arriva a cento euro. In piรน tale scelta andrebbe a gravare, e non poco, sulle tasche dei lavoratori. Le intenzioni del governo, che in questi giorni sta mettendo a punto la legge di stabilitร  nella quale รจ inserita la manovra sul Tfr, sono infatti di assorbire lโ€™anticipo della liquidazione al prelievo fiscale ordinario.

Fino a questo momento, il trattamento di fine rapporto era in qualche modo slegato dalla tassazione ordinaria e godeva di un regime agevolato: un aliquota del 23% indipendentemente dalla fascia di reddito del lavoratore. Ma se questโ€™ultimo decidesse di farselo versare in busta paga, il bonus verrebbe automaticamente agganciato al prelievo ordinario legato al reddito Irpef. Ovviamente, ognuno dovrร  considerare il proprio caso specifico e decidere di conseguenza. In linea di massima, perรฒ, la misura sembra rivolta ai dipendenti che guadagnano meno di 26mila euro, dal momento che sopra questa soglia scatta lโ€™aliquota del 38% che quindi andrebbe ad incidere in negativo sullโ€™accredito del Tfr.

 

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