Apprendistato, le semplificazioni del piano lavoro Renzi

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 Indennità disoccupazione e assegno minimo saranno le priorità delle discussioni in Parlamento. Si dovrà discutere di provvedimenti necessari e urgenti che dovranno rimettere l’Italia in piedi. Gli interventi previsti riguardano la riforma degli ammortizzatori e del mondo dei contratti, un nuovo sussidio di disoccupazione Naspi, e l’assegno minimo.

Tra i provvedimenti varati, dal primo maggio la ‘Garanzia per i Giovani’, richiesta dalla Ue che ha chiamato tutti gli Stati membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o altra misura di formazione, entro 4 mesi dall’uscita dal sistema di istruzione formale o dall’inizio della disoccupazione.

Jobs Act, priorità a contratti e apprendistato, poi gli ammortizzatori

Il governo Renzi, però, amplia la platea ai giovani fino a 29 anni fissando risorse complessive per 1,5 miliardi alle agenzie regionali. Nel pacchetto di misure varato dal governo anche un fondo per le imprese sociali da 500 milioni e 600 milioni da destinare al credito d’imposta per i ricercatori con l’intenzione di creare 100mila posti di lavoro nell’ambito della ricerca entro il 2018.

Come rilanciare il mercato del lavoro mediante l’apprendistato

Tra le misure contenute nel decreto legge, spicca quella per cui il contratto a tempo avrà valore per tre anni e sarà applicabile senza causale, e la semplificazione delle norme sull’apprendistato. La Naspi, è la nuova forma di sostegno di reddito di disoccupazione che riguarderà tutti i lavoratori, anche i lavoratori precari, come quelli assunti con una collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, e le cosiddette false partite iva, che oggi sono esclusi da Aspi e mini Aspi.

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