Le opzioni binarie sono una truffa

Chi ha la passione per le operazioni binarie e trae da queste un reddito, certamente rimane sconcertato quando sente parlare di opzioni binarie truffa. Questa voce si è diffusa per ignoranza, per incapacità di guardare positivamente al futuro, o addirittura per sfiducia.

Ripresa economica e esame dei mercati nel bollettino di dicembre della Bce

 La ripresa economica nell’area Euro sembra dare segnali positivi. A dare indicazioni in merito è la Bce. La Banca centrale europea nel bollettino economico di dicembre ha sottolineato che la ripresa prosegue e proseguirà anche se a ritmi moderati, ma in via di consolidamento.

Di ripresa a ritmo moderato si era parlato anche ad agosto, fra le righe dell’articolo “Ripresa? Per la Bce procede a ritmo moderato“.

Oggi i segnali sono decisamente più interessanti e “segnalano il perdurare della tendenza di crescita nel quarto trimestre del 2016”, come si legge nel bollettino economico della Bce, che sul fronte dell’inflazione prevede probabile il superamento dell’1% “al volgere dell’anno” grazie ai prezzi petroliferi aumentati e un’ulteriore accelerazione nel 2018 e 2019.

La Bce proseguirà con gli acquisti di debito al ritmo di 80 miliardi di euro al mese fino a marzo, e poi al ritmo di 60 miliardi al mese “fino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario”, ribadisce Francoforte. L’intenzione inoltre è sempre quella di poter, per il possibile, aiutare le banche in difficoltà.

“Se, nel frattempo, le prospettive diverranno meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione, – si legge nel Bollettino – il Consiglio intende incrementare il programma in termini di entità o durata”.

Anche una fonte autorevole come quella de  ilSole24ore ha commentato la pubblicazione della  Banca centrale europea, dedicando un articolo che guarda con attenzione al sistema economico a più ampio raggio “Bce: economia mondiale migliora nella II parte 2016“.

Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate a dicembre dagli esperti dell’Eurosistema indicano un incremento annuo del PIL in termini reali dell’1,7 per cento nel 2016 e nel 2017 e dell’1,6 per cento nel 2018 e nel 2019.

I mercati finanziari hanno mostrato una buona tenuta nelle economie avanzate, mentre sembrano delinearsi segni di pressione in alcune economie emergenti.

Da un attento esame del mercato dei cambi emerge che l’euro “è rimasto sostanzialmente stabile su base ponderata per l’interscambio.

In termini bilaterali, dall’8 settembre l’euro si è deprezzato del 5 per cento nei confronti del dollaro statunitense, rispecchiando un ampliamento dei differenziali di rendimento dopo gli inizi di novembre”.

L’euro “si è deprezzato anche rispetto al renminbi cinese (dell’1,9 per cento), nonché nei confronti delle valute di altre economie emergenti asiatiche.

Al contempo, l’indebolimento generalizzato dello yen giapponese ha trovato riscontro in un

apprezzamento dell’euro del 6,6 per cento nei confronti della valuta nipponica”.

La moneta europea “è rimasta complessivamente stabile rispetto alle altre principali valute, compresa la sterlina britannica (+0,6 per cento), a fronte delle persistenti incertezze dopo l’esito

del referendum britannico, nonché nei confronti del franco svizzero (-0,8 per cento),

mentre si è apprezzato rispetto alle valute di numerosi altri paesi UE”.

Per chi si occupa di trading on line queste sono informazioni decisamente preziose.

L’andamento del mercato delle valute è infatti oggetto di studi accurati da parte dei trader, che seguono le variazioni e ne attingono elementi essenziali per poter operare.

Il trading on line è lo strumento che permette di investire in borsa restando comodamente seduti alla propria scrivania o a casa sul divano. E’ necessario disporre di un pc o di uno smartphone e di una connessione ad internet.

E’ importante tenersi costantemente aggiornati sulle notizie relative ai titoli dell’area su cui si intende investire, scorrendo statistiche, leggendo indici di bilancio e grafici.

Per acquisire la pratica necessaria può essere utile fruire di una demo trading online, offerta dalla piattaforma di un broker.

Elezioni e referendum influenzano i tassi di cambio

 La chiamata alle urne, l’andamento politico e sociale condizionano l’aspetto economico di un paese

Determinante osservare con attenzione la realtà di un territorio prima di compiere operazioni nel mercato forex

E’ un dato di fatto che i tassi di cambio risentano notevolmente dell’andamento politico e sociale di un paese.

Elementi quali le elezioni politiche, i referendum, i cambi ai vertici dei governi influenzano i tassi di cambio.

Esempi specifici ci arrivano da eventi di grande portata che hanno caratterizzato, ed ancora lo stanno facendo, la cronaca di questo 2016.

Se l’anno in corso può fare i conti con un interessante aumento della ricchezza mondiale, è innegabile che parliamo di una crescita che si attesta su livelli più bassi rispetto ai periodi pre-crisi finanziaria, vissuti un po’ ovunque nel mondo.

Ma a frenare o cambiare il volto dell’economia sono ancora fattori politici e sociali.

Consideriamo la Brexit, il referendum che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea,  lo scorso 23 giugno.

Come rivela l’ultimo Global Wealth Report per effetto della Brexit ‘le famiglie nel Regno Unito hanno perso un patrimonio pari a 1.500 miliardi di dollari’.

Il programma di bilancio, presentato mercoledì 23 novembre dal Cancelliere dello Scacchiere, così come viene definito in  Gran Bretagna il ministro del tesoro Philip Hammond, ha messo in evidenza quello che la stampa non ha stentato a definire un vero e proprio ‘buco nero’ pari a 58 miliardi di sterline, che interesserà il deficit britannico.
Il calo della ricchezza si può imputare alle conseguenze che il voto sulla Brexit ha innescato, effetti che hanno portato ad una flessione dei tassi di cambio e dei valori della Borsa.

A salire sul banco degli imputati, causa diretta del disavanzo, sarà la frenata della crescita conseguenza diretta dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea.

Anche le elezioni presidenziali negli Usa hanno prodotto continui alti e bassi nei tassi di cambio.

Il cambio euro-dollaro nell’ultima settimana delle elezioni, per portare un esempio concreto, ha messo  a segno cinque giornate di fila di autentico ribasso ed un nuovo minimo storico.

L’aiuto ai mercati è arrivato dall’aver intravvisto i segni di un’inversione di tendenza nella politica del nuovo presidente. La sensazione che abbia deciso di accantonare gli atteggiamenti più estremi per lasciare spazio ad una linea economica, che potrebbe portare benefici al paese, ha aiutato i tassi di cambio.
Panorama inaspettato con la vittoria di Donald Trump che ha fatto schizzare i mercati, rafforzando soprattutto la posizione del dollaro nei rapporti di cambio.

Guardando alle vicende di casa nostra in Italia la forte indecisione e il presunto vantaggio del ‘no‘, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, rischiano di produrre l’alta volatilità nei mercati‘ come sottolinea la Banca d’Italia.

Il tasso di cambio, accanto ad indicatori quali i tassi di interesse, e il grado di inflazione, è capace di condizionare l’aspetto economico di un paese, ed è un elemento determinante di quotazione quando si compiono operazioni nel mercato forex.

Determinato dal valore delle valute, che gravitano sul mercato internazionale, il tasso di cambio porta su di se un fardello gravoso. I tassi di cambio infatti giocano un ruolo fondamentale in ambito commerciale, un elemento determinante perchè ogni economia di mercato possa essere considerata davvero libera.

Le valute sono un indice finanziario decisamente importante, sicuramente quello verso il quale analisti, economisti, e chi si occupa stabilmente di finanza, riversano maggiore attenzione.

Le banche centrali di norma pubblicano il valore della propria valuta sui mercati mondiali, una volta al giorno, per fornire indicazioni essenziali.

tassi di cambio sono un elemento centrale anche per chi decide di investire, soprattutto perchè sono in grado di condizionare il rendimento dei valori impegnati.

E’ un dato di fatto che tassi di interesse e di cambio e inflazione siano legati a doppio filo. Le banche centrali possono giocare un ruolo fondamentale andando a modificare i tassi di interesse.

A tassi di interesse più alti corrisponde un rendimento economico più elevato per i creditori, e va da se che siano in molti ad investire nuovi capitali, dopo aver però controllato il valore dell’inflazione che, se troppo elevata, fa da effetto frenante.

 

La difficile scelta del broker opzioni binarie 2017

Il mondo del trading muove passi da gigante: giorno dopo giorno, l’analisi delle transazioni evidenzia come la tecnologia e la velocità di investimento debbano necessariamente essere regolamentate da una normativa adeguata che tuteli l’investitore, ma consenta anche ai broker di operare nella giusta direzione ed intraprendere un continuo adeguamento tecnologico.

La scelta del broker si rivela determinante per poter investire nelle opzioni binarie nel migliore dei modi: la licenza Cysec e l’autorizzazione ad operare della Consob sono i due punti fondamentali sui quali poter scegliere. I migliori broker devono essere regolamentati, offrire una piattaforma demo per poter investire per gioco e provare senza perdere alcun soldo, devono essere sicuri nelle loro attività ed offrire garanzie di sicurezza ma soprattutto di tutela dell’utente investitore. I broker possono essere autorizzati consob, devono richiedere un deposito minimo a portata di ogni tasca, possono operare anche con paypal ed offrire consigli e suggerimenti adeguati grazie agli strumenti messi a disposizione dell’utente finale. Interessanti anche i cosiddetti broker con scadenza in 5 minuti, per le opzioni binarie in 5 minuti.

Dall’analisi preliminare eseguita, anche per il 2017 rimane interessante la scelta di IQ Option, con link di riferimento binaryoptionstradingtips.com/ita/iqoption-recensione, broker di grande successo, che ha di recente messo a punto la nuova piattaforma 4.0 che offre il massimo della tecnologia attualmente disponibile per gli investitori. Tale strumento, per grafici ed indicatori valida anche per il 2017, costituisce un cult sul panorama dello specifico settore, operando in un settore altamente professionale con gli strumenti più adeguati.

La nuova piattaforma quarta serie di IQ Option consente un notevole aumento delle prestazioni. Con la tecnologia WebGL, infatti, possiamo accostare ben nove grafici su un’unica schermata, seguendo nella massima fluidità anche i movimenti di mercato con una notevole fluidità. Il carico di lavoro sul pc non aumenta, nonostante le innumerevoli informazioni gestite. La velocità di esecuzione risulta essere altissima e decisamente adeguata alle attività richieste per l’investimento.

BTP Italia indicizzato all’inflazione italiana

Un comunicato stampa del MEF spiega l’emissione dei BTP Italia indicizzati all’inflazione italiana anticipando agli acquirenti dei titoli di stato che siamo alla decima emissione eil tasso cedolare annuo garantito è fissato allo 0,35%. 

Rcs, Cairo conquista il 60%

Si riunisce oggi il board dei soci di Rcs Mediagroup. Un meeting decisivo, atto a rinnovare il consiglio di amministrazione del gruppo editoriale dopo il successo della scalata di Urbano Cairo. Sono presenti, in proprio o per delega, 211 azionisti, in rappresentanza dell’85,45% del capitale sociale.

Bayer – Monsanto: il matrimonio costerà 66 miliardi

Si intensificheranno i rapporti tra Bayer e Monsanto. Dopo mesi di offerte e controfferte, notizie e smentite, il matrimonio tra il colosso farmaceutico tedesco e il gigante del settore agrochimico è cosa fatta. Il gruppo americano ha accettato l’offerta migliorata da Bayer a 57 miliardi di dollari, 66 miliardi comprendendo il debito, per quella che è diventata la maggiore acquisizione aziendale da parte di una società tedesca all’estero.

Forex trading: un 2016 interessante grazie alle scelte strategiche

 Il forex trading nell’anno in corso sta ottenendo  profitti decisamente interessanti.

Le strategie messe a segno dai trader di successo sembrano essere una costante, come fa rilevare Bloomberg.

La multinazionale, nata e cresciuta a New York, è un osservatore attendibile dall’alto del suo fatturato, che rappresenta praticamente il 33% dei 16 mld di dollari del mercato globale dei dati finanziari e può contare su ricavi che hanno raggiunto i 7,6 miliardi di dollari.

A fare la differenza sembra essere la pratica speculativa che sta portando i trader ad ottenere profitti da record. Parliamo del carry trade, l’operazione attraverso la quale gli investitori decidono di prendere in prestito denaro dai paesi che hanno tassi di interesse fra i più bassi, per poi acquistare valuta nelle monete che garantiscono rendimenti maggiori.

L’operazione consente di appianare il debito, relativo all’acquisto, ottenendo al contempo un margine di guadagno interessante dall’operazione stessa.

L’utilizzo del carry trade, quale strategia di punta, sta regalando agli investitori un tasso di interesse fra i più elevati. Si tratta di un profitto che potrebbe raggiungere le quote record del 2012.

Si vedrà solo a fine anno se il livello sarà andato oltre, ma i primi otto mesi sono decisamente promettenti.

La scelta delle strategie é l’elemento focale del successo o della disfatta, soprattutto in un ambito in cui sullo sfondo c’è il lavoro costante delle banche centrali, impegnate a tessere politiche tese ad incentivare i mercati, e i tassi di interesse hanno dalla loro l’aver toccato minimi memorabili.

Le banche sono l’orizzonte al quale gli investitori guardano costantemente. In pratica una sorta di stella polare dalla quale i trader non staccano gli occhi per orientarsi nel mondo del forex.

In questi ultimi mesi dell’anno stanno facendo la differenza le possibili variazioni dei tassi di interesse e le politiche bancarie in genere. Se sul fronte degli Stati Uniti l’attenzione è stata posta verso le aspettative di rialzo dei tassi di interesse, i trader non hanno smesso neppure per un istante di osservare attentamente le scelte e le possibili linee future delle banche europee e asiatiche, che sembrano focalizzare l’operato alla ricerca di nuovi stimoli.

L’Italia ad esempio ha ottenuto dalla Commissione europea il via libera alla concessione di una garanzia pubblica a sostegno della liquidità delle banche.

Sotto la lente di ingrandimento vengono poste con costanza le valute G-10, ovvero il dollaro statunitense, la sterlina, lo yen, l’euro ed ancora la corona svedese e quella norvegese, il dollaro australiano quello neozelandese e il canadese, per completare con il franco svizzero.

L’aver operato su queste valute ha consentito ai trader guadagni vicini al 6%, una percentuale poco più bassa di quella dello scorso anno, che si era attestata sul 7,6% circa.

Nel loro paniere gli operatori hanno sistemato dollari australiani e neozelandesi, dimostrando una particolare attenzione ai profili di rendimento e al valore reale delle monete.

Lo yen merita ad esempio un occhio di riguardo. Il suo valore è cresciuto con costanza nell’arco dell’anno toccando una quota che sfiora i 18%, andando ben oltre le ipotesi di sviluppo prospettate ad inizio 2016, che davano alla moneta ben poche chance.

Lo yen ha vinto la sfida dell’anno in corso ponendosi fra le monete più forti, accanto a real, rublo e rand.

Lo yen vanta una risalita straordinaria toccando quota 16% rispetto all’euro.

Chi ha deciso di puntare al trading potrà fruire del momento positivo e dei rendimenti che si stanno stabilizzando sul 3%.

E’ ancora la ricerca delle strategie l’arma vincente, lo studio dei modelli e delle informazioni di mercato, che consentono di comprendere al meglio ogni singola novità e analizzare le prospettive future. Il punto di svolta è infatti quello che permette ai trader di anticipare i tempi e comprendere quali potrebbero essere le novità future.

Chi ad esempio ha deciso di vendere la sterlina inglese nei mesi precedenti al famigerato referendum, incentrato sulla Brexit, ha ottenuto sostanziosi profitti. Una previsione decisamente azzeccata. In concomitanza al referendum infatti la sterlina ha subito un tracollo, crollando del 12% nei giorni successivi ai risultati delle urne.

Yen e post-Brexit hanno rappresentato due elementi importanti e bene hanno fatto i forex trader che hanno saputo leggere con attenzione le avvisaglie.

Per investire sul forex trading occorre sapersi muovere con grande destrezza, dimostrando di avere potenzialità ed una elasticità verso gli affari degna di nota.

Un settore interessante del trading è quello che considera le operazioni on line.

Quando si considera di investire sul Forex on line la prima domanda che ci poniamo è quella sulla aspettative. “I trader on line sono degni di fiducia?”. La domanda è la stessa che si pongono tutti coloro che si avvicinano a questo percorso d’investimento.

In questo frangente risulta determinante l’approccio, attraverso il quale si sanno muovere i professionisti di settore. Importante valutare l’esperienza maturata dal team negli anni, la personalizzazione dell’offerta e degli strumenti proposti, per consentire al cliente di operare al meglio, in sicurezza e secondo importanti regole di trasparenza.

Non sono da meno elementi quali l’originalità dell’offerta e la presenza costante di un professionista con il quale confrontarsi, presente all’occorrenza per informare su strategie e necessità.

Sul mercato i trader operano attraverso opzioni binarie, oppure grazie al tradizionale CFD, ma sono in grado di  scegliere strategie che amalgamano sapientemente strumenti diversi. In ogni caso chi inizia è bene si affidi a broker in possesso di autorizzazioni concesse da autorità di controllo.

In Europa la licenza più affidabile per poter operare è quella concessa da CySEC.

Grazie alle piattaforme multi-asset presenti online, i novelli trader possono realizzare investimenti specifici e concludere operazioni in tutta sicurezza.

Le piattaforme più interessanti offrono tutta una serie di strumenti che consentono anche ai meno esperti di fare scelte opportune. Fra gli strumenti messi a disposizione sono importanti offerte quali seminari realizzati ad hoc e webinar, tutorial ma anche tutta una serie di guide per cancellare qualsiasi dubbio.

Da un sondaggio indipendente di Finanz und Wirtschaft emerge un dato interessante che conferma CornèrTrader come il più competitivo provider di trading online in Svizzera.

Piazza Affari paga le incertezze Fed sui tassi

In posizione sell ci sono molti titoli: si trovano sui principali listini europei in una giornata particolare. I volumi sono scarsi e c’è ben poco da fare per provare a migliorare. Così, Piazza Affari dopo due sedute positive torna a chiudere in negativo la sessione lasciando sul terreno l’1,3% a quota 17.157 punti, proprio come Londra, mentre Parigi ha ceduto l’1,2%, Francoforte l’1,1% e Madrid lo 0,9%.