Piazza Affari paga le incertezze Fed sui tassi

In posizione sell ci sono molti titoli: si trovano sui principali listini europei in una giornata particolare. I volumi sono scarsi e c’è ben poco da fare per provare a migliorare. Così, Piazza Affari dopo due sedute positive torna a chiudere in negativo la sessione lasciando sul terreno l’1,3% a quota 17.157 punti, proprio come Londra, mentre Parigi ha ceduto l’1,2%, Francoforte l’1,1% e Madrid lo 0,9%.

Utility, il punto di Morgan Stanley

Utility, un settore in continuo fermento. Lo sa bene Morgan Stanley che, approfittando della pubblicazione dei bilanci trimestrali delle principali aziende, ne ha rivisto rating e prezzi obiettivo. Un’analisi interessante, soprattutto per coloro i quali desiderano investire nel settore.

Usa, nuovo rallentamento economico

Le Borse europee hanno chiuso la seduta di ieri in rosso. Piazza Affari ha archiviato la sessione attestandosi a quota 17.053 punti, in calo rispetto allo 0,8%.

Titoli europei su cui puntare: SocGèn fa il punto

Ci pensano gli analisti Societé Générale, in un momento difficile come questo, a fare un bilancio. Gli operatori hanno segnalato infatti titoli europei che potranno garantire un total return (performance+rendimento della cedola) molto elevato.

Le griffe in Borsa vanno ancora di moda

Da Lmvh a Kering, passando per Swatch. Le griffe vanno ancora “di moda” in Borsa. Così, le principali agenzie di rating segnalano cinque titoli su cui puntare.

Rialzo dei tassi, Fed ancora ‘Dovish’

Cautela e pochi rischi. La Fed ha confermato l’approccio ‘Dovish’ nei confronti del rialzo dei tassi di interesse, malgrado l’economia versi in condizioni migliori rispetto al recente passato. Il dollaro, da par suo, prende atto della situazione odierna e tratta al ribasso.

CFD trading, perché sfruttarli in questo momento d’instabilità

Nel vasto mondo del trading on line, i CFD rivestono un ruolo piuttosto importante; sono infatti una soluzione flessibile per fare trading sui movimenti di prezzo di strumenti come azioni, indici, commodities, valute e Titoli di Stato. Ma perché possono rivelarsi particolarmente vantaggiosi in un momento di instabilità?

Occorre intanto fare una premessa. In tutti i campi, a maggior ragione in quello finanziario, è necessario muoversi con cognizione di causa. I CFD, letteralmente contratti per differenza, possono sì rappresentare un modo per incrementare il guadagno facendo trading on line ma se ci si affida ad essi senza avere la benché minima idea di quello che si sta andando a fare, possono anche rivelarsi deleteri per le finanze. Insomma prima di approcciarsi al mondo del trading e dei CFD è necessario avere per lo meno una infarinatura generale, meglio se affiancata dalla presenza di qualcuno esperto che possa guidarvi. Detto questo, passiamo ad analizzare quelli che sono i vantaggi dei CFD.

I CFD, se usati correttamente, permettono di generare profitto sia quando il mercato è in rialzo, sia quando è in calo, dal momento che è possibile operare sia long (ovvero comprando) che short (cioè vendendo). Fare trading on line affidandosi a loro, inoltre, non comporta l’obbligo di pagare i costi associati a possedere fisicamente lo strumento, come costi di gestioni e imposte di bollo, differentemente dai broker tradizionali. Infine, tra i vantaggi, c’è quello che consente di muoversi usando la marginazione nota anche come leva (e per questo motivo i CFD vengono anche definiti strumenti a leva): nella pratica, vuol dire che, volendo, è possibile fare trading senza impegnare l’intero valore della posizione acquisita, lasciando dunque parte dei fondi per altro genere di investimenti. Vai al sito di AvaTrade per maggiori informazioni riguardo il trading dei CFD.

Ovviamente, affidandosi a questo tipo di manovra, è assolutamente importante valutare anche i rischi. E’ possibile infatti che così facendo da un lato si ottimizza un eventuale ritorno sull’investimento ma dall’altra si corre anche il pericolo di perdere più del deposito iniziale. Ecco perché, prima di operare in questa direzione, è consigliabile affidarsi agli strumenti utili per gestire il margine di rischio nel migliore dei modi senza esporsi troppo.

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