Famiglie sempre più schiacciate dal Fisco

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Aumenta portandosi al 31,1% la pressione fiscale sulle famiglie nell’anno in corso a seguito dell’aumento delle imposte locali che, malgrado l’Irpef dello scorso anno sia stata meno influente rispetto al passato, hanno colmato anche il bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti.

È questo il panorama emerso da un’analisi Cisl-Caf Cisl relativa alle dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati. Il Fisco, dunque, pesa. Negli ultimi due anni sono cresciute le addizionali regionali e comunali ed è stata introdotta nuovamente la tassazione sulle prime case.

Questa l’analisi della Cisl:

Le imposte erariali tendono verso un cambio di composizione: dal reddito verso i consumi, l’incidenza dell’Irpef passa dal 20,35% al 19,3%, quella di Iva e accise dal 9% del 2010 al 10,1% del 2014. Di conseguenza la pressione fiscale sulle famiglie aumenta dal 30,8% nel 2010 al 31,1% nel 2014. Lo scorso anno la riduzione Irpef per lavoratori dipendenti e pensionati, secondo i dati Caf Cisl, è stata del 2%, pari a circa 77 euro. Il bonus da 80 euro ha interessato 8,6 milioni di famiglie italiane, un terzo del totale, per un importo medio di 683 euro. Considerando il periodo 2010-2014, bonus e aumenti di detrazioni per familiari e per lavoro dipendente, oltre ad agevolazioni fiscali per ristrutturazioni e risparmio energetico, sono stati più che compensati dall’aumento di Iva, accise e addizionali Irpef. Solo le famiglie dei lavoratori dipendenti conservano, in media, un piccolo beneficio. In sostanza quello che è stato dato con una mano è stato poi tolto con l’altra.

La crisi e la crescente pressione fiscale, stando all’analisi  del sindacato diminuiscono redditi, consumi e risparmi delle famiglie. Tra il 2006 e il 2012, la ricchezza media netta in termini reali è scesa del 9%, il risparmio annuale del 38%, passando rispettivamente in media da 31.709 euro del 2006 a 26.626 del 2012 e da 7.960 euro a 4.933 euro.

 

 

 

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