Il Fondo Monetario Internazionale lancia allarme ‘Disoccupazione’

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La disoccupazione rappresenta un pensiero costante per tutti i principali attori economici. Il Fondo Monetario Internazionale, in occasione del summit di Washington che ha per protagonista il direttore Christine Lagarde, non è esente dall’approfondimento della questione e anzi fa sapere che in alcune regioni del meridione d’Europa e nel Nord Africa la disoccupazione giovanile rappresenta un problema sociale cronico.

Il direttore fa sapere che vi è un clima di diffusa disillusione, ma che in realtà siamo dinanzi a una crisi alquanto dolorosa. Le cifre, d’altronde, parlano chiaro: 200 milioni di persone al mondo sono in cerca di un lavoro. Se stessero tutte nello stesso posto, questo sarebbe il “Quinto Stato più grande al mondo”:

Nel corso del discorso fatto in occasione del settantesimo anniversario della nascita dell’istituto di Washington, Christine Lagarde ha parlato di inclusività nel mercato. Il numero uno del FMI si è espresso a favore di politiche più attive per ciò che concerne il mercato occupazionale, unitamente a progetti di training finalizzati all’ausilio dei più giovani. Infine, per Lagarde occorrono misure che agevolino le famiglie, coerentemente agli accordi di lavoro flessibili capaci di attirare più donne nella spirale del lavoro stessa.

Anche Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea, ha reso il tema centrale nelle sue argomentazioni ultime:

Il tasso di ‘senza lavoro’ rimane alto nella zona euro, con una grande capacità produttiva inutilizzata. Ribadisco la disponibilità unanime del board Bce a nuove misure non convenzionali qualora la ripresa dell’inflazione si mostrasse più debole delle già caute prospettive. I paesi dell’area euro non dovrebbero disperdere i progressi fatti con il consolidamento fiscale e dovrebbero procedere in linea con il Patto di Stabilità e Crescita.

 

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