La giornata di Piazza Affari all’indomani delle elezioni

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 Un giorno speciale, quello di oggi, a Piazza Affari. Riviviamolo ripartendo dalle prime ore:

Mattino

Già dal mattino, il listino milanese apre in profondo rosso così come tutto il resto dell’Europa.

Tuttavia, è sui titoli dell’indice Ftse Mib che si scagliano totalmente le vendite. Il crollo raggiunge rapidamente il 5% all’inizio, quando le banche vengono quasi tutte bloccate e sospese per via di un eccesso di ribasso.

Mezzogiorno

Pochi minuti dopo lo scoccare delle ore dodici, arriva puntuale il secondo crollo: ci si attesta sul -4,8%. Di conseguenza arriva anche una nuova raffica di sospensioni. Scende pericolosamente Intesa Sanpaolo, che si porta a -10,4%, fino a che la Consob decide di intervenire con l’impedimento, che rimarrà in vigore fino a mercoledì, di vendere allo scoperto i titoli della prima banca italiana. Si tratta di una norma anti-speculazione che non entrava in causa dai giorni più neri della crisi.

Pomeriggio

Durante il pomeriggio la pressione delle vendite sembra leggermente allentarsi con l’indice in calo del 4% circa. Nel frattempo, Intesa Sanpaolo diminuisce le perdite fino al 7%, senza però riacutizzarle.

Sera

In chiusura l’ultimo crollo: il ribasso alla fine è del 4,89% con le banche in maglia nera e perdite teoriche pari a 17 miliardi sull’intero listino. Spettano alle blue chip del credito i cinque maggiori ribassi: Banco Popolare e Mediolanum -10%; Intesa -8,9%, Unicredit -8,4%, Mediobanca -8,2%.

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