L’incertezza politica influisce negativamente sul calo dello spread

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 L’ultimo rapporto della Banca Centrale Europea – BCE, sulla stabilità finanziaria pone l’accento sulla situazione dell’Italia e sul suo perdurante clima di instabilità politica, oltre che sul suo ingente debito pubblico.

Secondo gli analisti dell’Eurotower, infatti, la situazione dell’Italia a livello economico internazionale ha colto alcuni benefici dalla presentazione del piano di riforme che il Governo ha intenzione di varare, ma soffre ancora di due problemi abbastanza importanti: quelli rappresentati dall’aumento del debito pubblico e dal clima di incertezza politica.

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Secondo la Banca Centrale Europea, infatti, l’Italia, grazie al  suo recente piano di riforme strutturali è riuscita a riguadagnare la fiducia da parte dei mercati internazionali, ma nel corso degli ultimi mesi il clima di incertezza politica ha anche influito negativamente sul possibile calo dello spread, che in Italia è in definitiva calato meno che in altri paesi.

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Nel corso dell’estate 2013, infatti, il differenziale tra Btp e Bund è sceso, nel nostro paese solo di 30 punti mentre in Spagna o in Irlanda è stato possibile registrare un calo più elevato, di 55 o 50 punti.

L’Istituto di Francoforte, inoltre, oltre ad indicare agli stati europei la strada delle riforme strutturali, nel rapporto sulla stabilità finanziaria ha anche invitato a proseguire le politiche di consolidamento del bilancio, dal momento che in numerosi stati il debito ha raggiunto livelli elevati.

Tra questi stati ci è anche l’Italia, in cui il rapporto tra il debito e il PIL viaggia sempre sulla linea del 3 per cento e il debito pubblico è molto elevato.

 

 

 

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