Per Squinzi la disoccupazione giovanile fomenta l’antieuropeismo

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 La situazione della disoccupazione in Italia, con il tasso al 12,1%, è un problema che ha diverse conseguenze su diversi settori. Nello specifico, il tasso di disoccupazione giovanile al di sopra del 40% è una fonte di allarme che riguarda diversi aspetti, dal dramma dei giovani senza prospettiva al loro distacco dalla società e dalla possibilità di crescere.

 

Disoccupazione in crescita e quella giovanile è da record

 

Un problema, quello della disoccupazione e del mercato del lavoro, che è al centro dei piani del governo e che porta Confindustria e sindacati a chiedere riforme.

Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ha affermato che questo è un tema prioritario del suo governo e del nuovo accordo della maggioranza. Si propone il taglio del cuneo fiscale e si cercano modi per creare nuovi posti di lavoro.

Il segretario del Pd Matteo Renzi ha proposto il suo Jobs act e cerca di influenzare il governo verso l’adesione alle sue proposte per il lavoro.

 

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Oggi ha parlato anche il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha proposito del problema della disoccupazione giovanile. Squinzi ha tenuto una lezione magistrale all’Università di Modena ed ha legato il problema ei giovani che non hanno un lavoro con l’antieuropeismo in vista delle prossime elezioni europee.

Il Presidente di Confindustria ha affermato: “Povertà crescente e disoccupazione sono il perfetto brodo di coltura dello scetticismo anti-europeo”. Squinzi ha parlato delle elezioni europee dicendo che sono “Una tappa di fondamentale importanza per il nostro futuro. Dobbiamo rivolgere un appello chiaro, accorato e sincero ai nostri giovani perché siano partecipi di questo momento”.

Per Squinzi bisogna convincere i giovani che è importante partecipare alle elezioni europee. Una sorta di richiamo a non lasciarsi andare di fronte alle situazioni negative e ad avere fiducia credendo nelle istituzioni.

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