Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute – II

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 In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che l’Agenzia delle Entrate concede a tutti i contribuenti italiani la possibilità di rimediare ad eventuali errori nel pagamento delle imposte.

La procedura con cui i contribuenti possono regolarizzare i versamenti di imposte omessi o versati in maniera insufficiente, o ancora sanare altre irregolarità fiscali è il cosiddetto ravvedimento operoso, attraverso il quale si può anche beneficiare della riduzione delle sanzioni previste.

Che cos’è il ravvedimento operoso dell’Agenzia delle Entrate

In questo post continueremo a vedere quindi quale è la procedura corretta da seguire per procedere alla regolarizzazione di imposte e ritenute.

Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute

Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute

  • Per tutti i contribuenti che effettuano la regolarizzazione delle imposte e delle ritenute entro i 14 giorni successivi alla scadenza, l’eventuale sanzione prevista viene ulteriormente ridotta.
  • La riduzione è infatti pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo, se il versamento dell’imposta è effettuato entro 14 giorni dalla scadenza e al pagamento si accompagna quello dei relativi interessi legali e della sanzione entro il termine di 30 giorni dalla scadenza.

E’ opportuno ricordare, tuttavia, che il ravvedimento non è considerato valido se manca anche uno solo degli importi dovuti tra imposta, sanzione e interessi.

Se anche in caso di ravvedimento operoso il contribuente dovesse effettuare un versamento complessivo di imposta, sanzioni, interessi inferiore al dovuto il ravvedimento potrà essere considerato perfezionato solo in relazione alla quota versata.

Sulla differenza non versata, di conseguenza, il Fisco potrà applicare le sanzioni ordinarie o recuperare gli interessi non versati.

 

 

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