Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute

Home > Fisco > Normativa Fiscale > Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute

 Che cos’è il ravvedimento operoso dell’Agenzia delle Entrate

In un post pubblicato in precedenza abbiamo visto che l’Agenzia delle Entrate concede a tutti i contribuenti italiani la possibilità di rimediare ad eventuali errori nel pagamento delle imposte.

La procedura con cui i contribuenti possono regolarizzare i versamenti di imposte omessi o versati in maniera insufficiente, o ancora sanare altre irregolarità fiscali è il cosiddetto ravvedimento operoso, attraverso il quale si può anche beneficiare della riduzione delle sanzioni previste.

Che cos’è il ravvedimento operoso dell’Agenzia delle Entrate

In questo post vedremo quindi quale è la procedura corretta da seguire per procedere alla regolarizzazione di imposte e ritenute.

Le novità sugli errori nei versamenti dell’ Agenzia delle Entrate

Ravvedimento operoso – Come regolarizzare il versamento delle imposte e delle ritenute

Nel caso in cui i contribuente si trovi a dover regolarizzare nei confronti del Fisco

  • il pagamento di imposte sulla base della dichiarazione dei redditi
  • il pagamento dell’IVA
  • il versamento alla fonte delle ritenute effettuate dal sostituto di imposta

il pagamento delle imposte o delle ritenute in questione potrà essere regolarizzato semplicemente eseguendo

  • il pagamento dell’imposta dovuta
  • il pagamento degli interessi – che andranno calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito
  • il pagamento della sanzione nella misura ridotta prevista.

Per il calcolo della sanzione, a partire dal 2011, è necessario tenere presenti le seguenti indicazioni:

  • una maggiorazione del 3%, se il pagamento viene eseguito entro 30 giorni dalla scadenza prescritta (ravvedimento breve)
  • una maggiorazione del 3,75%, se si paga con un ritardo superiore a 30 giorni ma comunque entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno d’imposta in cui la violazione è stata commessa (ravvedimento lungo) .

 

Lascia un commento