Canone di affitto solo tramite bonifico o assegno a partire da gennaio 2014

 A partire dal 1 gennaio 2014 entreranno in vigore nuove norme fiscali per il pagamento degli affitti, cioè i canoni di locazione relativi agli immobili ad uso residenziale. Si tratta infatti del nuovo pacchetto di interventi voluti dalla Legge di Stabilità finanziaria per il prossimo anno per combattere il fenomeno dell’evasione e degli affitti in nero. 

Più case in affitto a prezzi più bassi

 Prezzi degli affitti in calo nel mese di ottobre. Diversi indicatori delle società del mondo immobiliare riportano dati che mostrano un calo importante per gli affitti. I motivi sono legati soprattutto alle difficoltà di vendere, come dimostra il calo delle compravendite, e alle spese in crescita per gli immobili. I proprietari hanno quindi abbassato i prezzi perché hanno necessità di affittare.

Mini Imu di gennaio 2014, quando si pagherà?

Nel mese di ottobre gli affitti a prezzo inferiore rispetto a quello di settembre sono stati molti. Il sito idealista.it ha stimato una diminuzione media del prezzo del 9,3% che corrisponde a una media di 75 euro al mese.

Affitti e locazioni, ribassi da record a ottobre 2013

Le case in affitto a ottobre sono aumentate del 4,2%, soprattutto e sempre per effetto dei costi legati alla gestione di un immobile e alle difficoltà a vendere. I proprietari sono meno propensi a tenere le case sfitte e per sopportare i costi diminuiscono quindi i prezzi. Lo sconto per gli inquilini è proporzionato al canone e, quindi, a Milano e a Roma si hanno le riduzioni maggiori che arrivano anche a 90 euro al mese. In particolare, a Milano si registrano i cali più diffusi che sono in media del 5,6%, mentre a Roma i ribassi sono del 5,4% e a Padova del 5%. I prezzi diminuiscono anche in città come Firenze con un dato superiore alla media del 4,6%. A Bari i ribassi più consistenti con il 9,3%.

I proprietari si sono resi conto che per affittare un appartamento in tempi brevi il prezzo è fondamentale in quanto discriminate principale. Lo sconto applicato al prezzo permette quindi di fare la trattativa in tempi più brevi.

Affitti e locazioni, ribassi da record ad ottobre 2013

 Il mercato immobiliare italiano è uno dei settori economici del paese ad aver maggiormente risentito della crisi. Le compravendite di immobili ad uso abitativo sono praticamente ferme ormai da anni e sono molti i proprietari che hanno deciso di proporre l’immobile di proprietà in affitto piuttosto che in vendita.

Ma, anche in questo caso, alcuni piani sono stati rivisti in quanto ad ottobre 2013 si è segnato il record del ribasso degli affitti: quasi 4.000 immobili, secondo le stime di idealista.it, sono stati concessi in affitto ad un prezzo inferiore rispetto a quello proposto per il mese di settembre 2013, con un ribasso media pari al 9,3%.

Questa diminuzione è pari ad un risparmio medio per gli affitti di circa 75 euro al mese, variabili in base alla regione dove si trova l’immobile.

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Milano è risultata essere la città che ha avuto il maggior numero di ribassi rispetto a settembre 2013: il 5,6% delle case offerte in locazione è stata offerta ad un prezzo inferiore, contro il 5,4% di Roma e il 5% di Padova.

Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi Idealista:

Il prezzo è diventato la vera discriminante: lo spettro dell’Irpef sugli immobili sfitti, la cedolare con minore carico fiscale sui redditi da affitto e le difficoltà a vendere i propri immobili sono tutti impulsi che stimolano l’offerta. I proprietari sono sempre più coscienti che il prezzo è la vera discriminante per portare a termine l’operazione d’affitto bene e in fretta. Questo fa pensare che anche la tendenza dei canoni scontati sia destinata ad accentuarsi nei prossimi mesi.

Torna l’obbligo di mediazione civile prima di fare causa per questioni di condominio, affitto e assicurazione

 A partire dalla giornata di domani, sabato 21 settembre, le normative relative alla risoluzione delle controversie in materia di condominio, di locazione e di assicurazione subiranno una leggera modifica. Per tutti i casi in questione, infatti, prima di procedere con l’istruzione di una causa, sarà necessario passare attraverso l’istituto della mediazione civile, che dopo alcuni anni di silenzio, torna di nuovo in voga.

Requisiti per l’accesso all’aliquota al 15% per la cedolare secca

 Il mercato immobiliare italiano ha avuto un crollo del 30% nell’ultimo periodo, soprattutto a causa dei canoni di locazione troppo alti derivanti da una forte tassazione sui redditi che ne derivano. Per far ripartire il settore, il Governo ha deciso di rendere la cedolare secca ancor più conveniente.

Cos’è la cedolare secca

La cedolare secca è un particolare regime fiscale per i contratti di locazione che in pratica sostituisce tutte le imposte che si applicano ai contratti di locazione (Irpef, addizionali sul reddito degli affitti, imposta di registro e imposta di bollo alla registrazione).

► Decreto Imu: cosa cambia per gli affitti

Aliquota al 15% per la cedolare secca

Con il Decreto Imu (decreto legge n. 102 del 2013) il Governo ha abbassato l’aliquota di applicazione della cedolare secca sui contratti di locazione immobiliare concordati dal 19 al 15% a decorrere già dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, in pratica, per l’intero anno 2013.

Grazie a questo effetto retroattivo dell’aliquota agevolata della cedolare secca, i contribuenti possono perciò beneficiare della riduzione anche per gli acconti delle imposte relative al 2013 e per i versamenti in corso.

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I requisiti

Possono accedere all’aliquota agevolata al 15% sulla cedolare secca per contratti di locazione solo gli immobili accatastati come A1 a A11, solo in caso di contratto a canone concordato o ad equo canone, ossia i contratti di locazione il cui canone è fissato dalle associazioni territoriali degli inquilini e dai comuni.

Inoltre, l’accesso alla cedolare secca al 15% è sottoposta ad una ulteriore limitazione che riguarda la durata del contratto di locazione: si potrà accedere solo per contratti di tre anni rinnovabili per altri due.

Decreto Imu: cosa cambia per gli affitti

 Con il decreto legge 102 il Governo ha eliminato la rata dell’Imu, ma non solo: nel testo sono contenute anche degli importanti cambiamenti per quanto riguarda gli affitti. Provvedimenti necessari al rilancio di un settore, quello immobiliare, che in Italia da molto tempo è ormai in crisi.

► Quanto risparmieranno le famiglie con l’abolizione dell’Imu? – La mappa regione per regione

A dimostrarlo i tanti cartelli affittasi che rimangono appesi per mesi, causa canoni di locazione troppo alti. Infatti, come accade anche per le compravendite, benché i prezzi delle case e dei canoni siano scesi rispetto a qualche tempo fa, rimangono ancora troppo alti per chi ha un lavoro precario.

Con il Decreto Imu il Governo ha pensato anche agli affitti: l’articolo 4 del Decreto 102 prevede l’abbassamento dell’aliquota sulla cedolare secca a canone concordato. Con l’abbassamento dell’aliquota si cerca di dare una spinta a questo tipo di contratti di locazione che, essendo stipulati sulla base di accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e i sindacati inquilini con la mediazione del Comune, spesso prevedono dei canoni molto più bassi di quelli di mercato, tanto che i proprietari di questi immobili preferiscono tenerli sfitti.

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Altro provvedimento a favore di chi vuole affittare una casa sono i Fondi messi a disposizione dal governo: 30 milioni all’anno (per due anni) al Fondo nazionale di sostegno istituito dalla legge sulle locazioni e 20 milioni per il Fondo nazionale di sostegno per la “morosità incolpevole” in favore di inquilini in difficoltà a causa del lavoro o per malattia.

Le spese di manutenzione a carico degli inquilini

La ripartizione delle spese tra inquilini e proprietari

In tutti i testi normativi dedicati al mondo delle locazioni e al diritto condominiale sono in genere sempre specificati abbastanza bene, magari attraverso delle tabelle di facile interpretazione, gli oneri che spettano agli inquilini, cioè ai conduttori dei contratti di locazione, e quelle che spettano ai proprietari