La Banca Centrale pressa l’italia su l tema delle riforme

 Dura la Banca Centrale Europea  con l’Italia che finora «non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue» di abbassare il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall’Europa. Lo scrive la Bce, chiedendo che vengano fatti «i passi necessari» per rientrare nel deficit e garantire che il debito sia messo «in traiettoria discendente».

Bce, le eventuali manovre sui tassi

 Le eventuali manovre che la BCE potrebbe implementare dal punto di vista dei tassi di interesse potrebbe rivelarsi inefficace: il margine di intervento sul costo del denaro è oramai minimo e pure un tasso di deposito in territorio negativo non assicurerebbe nessun miglioramento del meccanismo di trasmissione del credito dal sistema bancario a quello produttivo.

Contanti, sempre meno persone ne fanno uso

 Sta diventando sempre più normale ed automatico il vivere in una società dove i contanti non esistono più. Può sembrare un po’ strano come idea ma in realtà è quello a cui stiamo andando incontro. Sta di fatto che anche in questo campo stiamo sempre più rapidamente arrivando ad un punto di svolta.

Per la Bce l’Italia deve ridurre il deficit

La Banca centrale Europea (Bce) nel suo bollettino mensile ha affermato che finora l’Italia “non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomanndazione Ue di ridurre il deficit, rimasto al 3%

Bce, la crescita va come previsto. Pericolo deflazione si allontana

 I tassi di interesse restano fermi allo 0,25%, minimo storico dall’entrata in vigore dell’euro e lì resteranno anche se l’economia migliorerà, stando a quanto riferito dal governatore della Bce. Tra gli economisti c’è addirittura chi si aspettava il varo di misure straordinarie di allentamento monetario.