Sono in arrivo rincari anche se piuttosto «limitati», per i carburanti. Con l’aumento dell’accisa, che scatta fino a fine anno per finanziare diverse norme del decreto Fare varato nel 2013, la benzina, secondo le stime della Figisc-Confcommercio, potrebbe avere un aumento contenuto in mezzo centesimo al litro.
Benzina
Nuovo aumento dei carburanti da sabato 1° marzo
Brutte notizie per chi si sposta in auto: da sabato 1° marzo 2014 aumenterà nuovamente il prezzo dei carburanti, per effetto di un provvedimento inserito nel decreto Salva Italia del precedente Governo.
L’aumento sarà piuttosto contenuto, si tratta infatti di 0.24 centesimi di euro a litro, ma se questo piccolo importo si moltiplica per ogni litro di benzina o gasolio necessario agli spostamenti degli italiani si arriva ad avere a che fare con cifre importanti.
Shell, cede 800 distributori di benzina
Le trattativa inerenti alla cessione di più di 800 pompe di benzina hanno raggiunto la durata di nove mesi. Nell’atto conclusivo il team interno di Shell Italia è giunto al verdetto: la maggior parte delle attività in Italia saranno trasferite al colosso Kuwait Petroleum (Q8), che era in corsa con Api Ip e Tamoil.
Benzina: più pressione fiscale con l’aumento delle accise
Da questo sabato scatteranno significativi aumenti delle accise sul carburante. Assopetroli Assoenergia sostiene che da sabato prossimo e fino al 31 dicembre 2018 i cittadini italiani, al netto delle addizionali regionali, subiranno una pressione fiscale mediante l’incremento delle accise sui carburanti per autotrazione di ben 1,18 miliardi di euro, ai quali dovranno essere sommati altri 260,26 milioni di euro di Iva (calcolata sulle accise) per un valore totale di circa 1,44 miliardi di euro.
Carburante: accise in aumento da sabato
Sarà attivo da sabato l’ennesimo aumento dell’accisa sulla benzina, che varierà da 728,40 euro per mille litri a 730,80 con un aumento di 0,24 centesimi al litro, e di quella sul gasolio, da 617,40 a 619,80 per mille litri (+0,24) in virtù dell’aumento di 0,34 centesimi. L’aggravio era stato contemplato ad agosto dello scorso anno in veste di copertura finanziaria per diverse voci del decreto ‘Fare’, tra cui la nuova legge Sabatini, e rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2014.
Spread in calo a 191
Continuano a giungere buone notizie dai mercati dopo la giornata di ieri, conclusasi con un risultato ottimo per quanto concerne l’asta di Ctz. Nella giornata odierna, il Tesoro ha ricevuto altri esiti molto positivi che accrescono la fiducia da parte dei mercati con l’asta di 8,5 milardi in bot a sei mesi che ha fatto registrare un’enorme diminuzione del rendimento medi. Esso e sceso di quattordici punti in confronto all’emissione del 29 gennaio, allo 0,455%.
Per la prima volta meno consumi di benzina e meno gettito fiscale
La flessione dei consumi di carburanti è stata del 3,3%, risultante dalla media fra benzina (- 4,8% ) e gasolio (-2,7%)
Quali sarebbero le conseguenze dell’uscita dall’euro?
In Europa il dibattito tra chi vuole restare nell’euro e chi invece afferma che è meglio uscirne è sempre vivo. Vediamo cosa succederebbe in caso di uscita dall’euro
Aumenta la benzina per coprire l’Imu
Sono in discussione le misure che dovrebbero andare a compensare il mancato pagamento della seconda rata Imu. Per riuscire a coprire l’eliminazione della seconda rata dell’Imu è previsto l’aumento al 128% per il 2013 (al 127% nel 2014) dell’acconto Ires per banche e assicurazioni, a partire dal 2015 l’aumento delle accise su carburanti e l’acconto sull’imposta del risparmio amministrato.