Più di 20 mila imprese in meno dall’ inizio dell’anno

 Confesercenti torna a segnalare in questi giorni il grave problema rappresentato dalla continue chiusure degli esercizi commerciali. Secondo una ricerca condotta dall’ Osservatorio dell’ associazione, infatti, dall’ inizio del 2013 ad oggi si sono potute registrare ben 21 mila chiusure di imprese commerciali, che hanno fatto sprofondare tra i numeri negativi (-12.750 unità) il saldo tra le aperture e le cessazioni di quest’ anno. 

Il costo della crisi per le famiglie italiane

 Una recente analisi condotta dal Cer – Confcommercio e intitolata “L’ Italia arretra” ha indagato il costo sostenuto dalle famiglie italiane per far fronte all’ imponente crisi economica mondiale che anche il nostro Paese sta attraversando. 

Per uscire dalla crisi sono necessarie politiche nuove

 Non ha affatto dubbi il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, in merito a ciò di cui il nostro Paese ha bisogno per uscire, una volta per tutte, dalla crisi economica. Serve infatti un cambiamento radicale delle politiche in Italia e in Europa, che permetta al Governo di agire tempestivamente e in profondità.

Quasi mille esuberi per TNT

 Prende il via in questi giorni il piano di riorganizzazione interna di uno dei grandi nomi della logistica attivi in Italia, la TNT Express, che ha recentemente previsto una riduzione del personale pari a 857 unità su circa 3 mila dipendenti. 

Confartigianato contro la pressione fiscale e la riforma Fornero

 Nel corso della tradizionale assemblea annuale, il presidente di Confartigianato,  Giorgio Meletti, ha lanciato l’ allarme contro i due grandi mali che travagliano la vita delle imprese artigiane italiane, rendendo quasi impossibile la loro esistenza: l’ altissima pressione fiscale e l’ ultima riforma del mercato de lavoro, ovvero la riforma Fornero

L’ Italia verso l’ operazione golden rule

 L’ Italia è da poco uscita in via definitiva dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo impostale dalla Commissione Europea, ma l’ attenzione sulle questioni di bilancio, con un rapporto deficit – PIL appena sotto la percentuale del 3% e un debito che comunque si attesta intorno al 130% del prodotto interno lordo stesso, non può essere allentata.