Multe più salate per i negozianti che non emettono lo scontrino

Cresce a dismisura il rischio di pesanti multe per i negozianti che non emettono lo scontrino fiscale. La Guardia di Finanza, mediante una circolare (nota prot. n. 74609/2016), ha comunicato che gli effetti della riforma delle sanzioni amministrative tributarie sono validi dal primo gennaio 2016: lo scopo è quello di velocizzare gli accertamenti e renderli più mirati e specifici. Nel verbale saranno inseriti nuovi campi destinati al rilevamento.

Per il bollo auto 850 milioni di evasione

 Secondo uno studio condotto dalla rivista Quattroruote e dall’Automobile Club il 13% degli italiani non paga l’imposta sull’auto. L’evasione del bollo causa allo Stato un mancato introito di 850 milioni di euro. A fronte di 34,4 milioni di veicoli soggetti alla tassa di possesso e ad un gettito stimato di 6,45 miliardi di euro, gli importi effettivamente incassati dalle Regioni si fermano a 5,6 miliardi.

Nel 2013, nella regione Emilia Romagna sono stati incassati 473,4 milioni di euro ma nel contempo sono state emesse richieste di pagamento, avvisi bonari e cartelle di Equitalia, per un importo di 41 milioni di euro mancanti all’appello. Per la regione Campania, invece, le stime più prudenti attestano la presenza di circa mezzo milione di evasori totali della tassa.

 

Come pagare il bollo auto da casa

 

Nonostante la forte incidenza negativa sui bilanci, le Regioni non si avvalgono quasi mai della facoltà di chiedere la cancellazione d’ufficio del veicolo “evasore” dagli archivi del PRA, con conseguente ritiro di targa e libretto di circolazione,come previsto dal Codice della Strada dopo tre anni di mancato pagamento.

Dal 1999, anno in cui il tributo fu trasferito dallo Stato agli enti locali e furono attuate più di 2 milioni di radiazioni d’ufficio, solo le Regioni Lazio e Lombardia hanno fatto regolare ricorso al provvedimento di cancellazione. Secondo le stime dell’Aci e di Quattroruote i veicoli abbandonati o finiti all’estero senza che la loro posizione venisse regolarizzata ammontano a quasi un milione: la radiazione di questi veicoli consentirebbe alle Regioni di risparmiare 25 milioni di euro all’anno, corrispondenti agli oneri di spesa derivanti dai tentativi di recupero dei crediti praticamente inesigibili.

L’evasore tipo secondo Bankitalia

 Bankitalia, attraverso un’analisi comparata dei dati in suo possesso con quelli della Sogei, ha tracciato il profilo del tipico evasore italiano, le cui caratteristiche salienti un’età media di 44 anni, la residenza nel centro Italia e l’essere un rentier (chi vive di rendita).

Questi evasori sottraggono al Fisco italiano più di 2.000 euro ciascuno.

Redditometro, quali voci saranno controllate

  Con l’entrata in funzione del nuovo Redditometro, lo strumento di controllo preparato dal Fisco per cercare di stanare gli evasori, verranno controllate le varie voci di spesa per valutare se il contribuente ha dei redditi sommersi.

Il trattato fiscale tra Italia e Svizzera

 Italia e Svizzera potrebbero concordare i termini di un nuovo trattato fiscale da maggio di quest’anno. Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni lo ha confermato giovedì.

L’accordo affronterà la delicata questione dei capitali non dichiarati depositati da italiani nel Paese elvetico. La Svizzera è un paradiso fiscale per la fuga di capitali ed è vicina all’Italia. Con il quadro di un nuovo programma di comunicazione volontaria presentata dal governo si permette agli evasori fiscali di mettersi in regola. Ciò comporta il pagamento di tutte le imposte dovute e la rinuncia dell’anonimato, tra le altre cose.

 

Nuove regole contro l’evasione fiscale

 

Il trattato fiscale tra Italia e Svizzera riguarderà anche la tassazione dei lavoratori transfrontalieri e del comune italiano di Campione d’Italia nel cantone svizzero del Ticino, una revisione degli accordi di doppia imposizione e l’accesso ai mercati finanziari, ha detto Saccomanni. Inoltre, i dipendenti pubblici stabiliranno un accordo sulla scambio di informazioni tra i due Paesi.

Il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni ha dichiarato, rispetto all’accordo che è stato raggiunto, che in futuro “non sarà possibile prevedere forme di anonimato nel nostro regime fiscale o di riduzione delle sanzioni diverse da quelle previste nella nostra legge. Chi ha capitali in Svizzera deve capire che si sta chiudendo il cerchio, erano in una situazione per cui a livello internazionale c’erano Paesi che garantivano l’anonimato, ora i giorni per gli evasori che non mettono in ordine i conti con il proprio Paese sono numerati”.

Il Presidente della Svizzera Didier Burkhalter ha invece detto: “la norma sugli scambi automatici di informazioni debba essere estesa anche ai Paesi membri dell’Ocse, del G20 e alle principali piazze finanziarie globali, in modo da diventare una norma globale reciproca”.

Nuove regole contro l’evasione fiscale

 Informazioni dati contro evasione fiscale: i movimenti nel mirino e cosa verrà esaminato. Come fare per non risultare fuori regola. Per controllare l’evasione fiscale sono stati messi a punto controlli capillari che verranno effettuati su ogni forma di pagamento, dall’utilizzo di carte di credito, ai movimenti sui conti correnti, ad assegni, e altro.