Qui Davos. Ieri è stato l’ultimo giorno di lavori del Forum e sono giunte buone notizie per l’Italia e nello specifico per il Governo italiano guidato da circa un anno dall’ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Ocse
Ocse, preoccupazioni per la ripresa
La ripresa? Per l’Ocse è poco più che un miraggio. Nel 2015 sarà timida e poco consistente. Nel 2016 in virtù di un ritorno degli investimenti e di un buon andamento dell’export migliorerà.
Inflazione in discesa in tutta l’area Ocse
In tutta l’area Ocse si è registrata una diminuzione dell’inflazione al minimo dal 2009.
Molti Paesi collaboreranno per limitare l’evasione fiscale internazionale
Più di quaranta Paesi hanno accettato il nuovo sistema di lotta all’evasione fiscale che si basa su uno standard globale di scambio dati fiscali
Per l’Ocse l’Italia ha pagato maggiormente la recessione
Il numero degli italiani che dichiarano di non avere soldi sufficienti per acquistare cibo è salita al 13,2% dal 9,5% contro una media europea dell’11,5%
Le donne italiane oberate dalle faccende domestiche
Le donne italiane occupano mediamente 90 minuti al giorno in un lavoro retribuito o nello studio, marcando una distanza dalla media dei Paesi più sviluppati
Disoccupazione in lieve calo nei Paesi Ocse. Italia in controtendenza
Bene gli Stati Uniti e Corea del Sud con il dato migliore
La pressione fiscale italiana sale al 44,4% del PIL secondo l’OCSE
Nel corso dell’ultimo anno e più ancora nel corso degli ultimi anni caratterizzati da un clima di recessione e di crisi economica che non si è ancora concluso, nel nostro paese la pressione fiscale è andata diventando sempre più elevata, tanto da far guadagnare all’Italia un altro premio in ambito internazionale.
Ocse, nuovo allarme per le pensioni e i precari
Il metodo contributivo è più equo del retributivo. Ma l’Ocse lancia l’allarme sul futuro dei precari e del welfare.
Per l’Ocse rallenta la flessione del PIL italiano
Anche per l’ Ocse l’ Italia sembra finalmente aver imboccato la strada della ripresa. E se ancora non è possibile parlare di una inversione di tendenza vera e propria, le ultime rilevazioni sul PIL del Belpaese sembrano indicare la presenza di segnali incoraggianti. Nel secondo trimestre del 2013, infatti, da aprile a giugno, l’ Italia non ha ancora sfiorato i numeri positivi, ma almeno la caduta del prodotto interno lordo ha subito un rallentamento.