Il ministro Padoan al Fmi parla del rapporto tra riforme e crescita

 Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a Washington per l’International monetary and financial committee del Fondo mometario internazionale (Fmi) ha parlato della situazione dell’economia italiana. Nella riunione dei ministri dell’economia e delle finanze dei Paesi più sviluppati, Padoan ha affermato che il nostro Paese ha un’economia in ripresa con diverse condizioni che sono migliorate e con una crescita che può essere più alta di quella attesa. Le condizioni del lavoro rimangono invece difficili con l’Italia che ha un tasso di disoccupazione alto e con la disoccupazione giovanile a livelli allarmanti.

Il ministro Padoan ha detto: “Il governo in Italia sta spingendo sul processo di riforma per assicurare che la ripresa sia abbastanza robusta da assorbire la disoccupazione. Dopo una forte recessione l’outlook dell’Italia è migliorato. Continueremo a consolidare il bilancio, ma in modo più grauale. L’Italia quest’anno sarà il Paese Ue con il rapporto deficit – Pil più basso”.

 

► Il ministro Padoan al G20 parla di crescita in Italia

 

Padoan mette quindi in relazione l’azione del governo, in termini di riforme in ambito fiscale ed economico, e la ripresa, sottolineando l’importanza delle prime. Riforme che l’Europa sembra avere apprezzato, dal cuneo fiscale al piano per il lavoro.

Su quest’ultimo punto c’è però l’opposizione dei sindacati. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi vede nel piano la possibilità di aprire l’accesso al lavoro a più persone, ma dalla Cgil si mette in evidenza il rischio di creare maggiore lavoro precario. Di certo è necessario affrontare la questione del lavoro e della disoccupazione che mentre in Europa scende, in Italia non sembra dare motivi di fiducia in questo periodo.

Il ministro Padoan al G20 parla di crescita in Italia

 A Washington negli Stati Uniti, dove è riunito il G20 dei ministri delle economie più sviluppate del mondo, il ministro dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan ha parlato della situazione economica.

Il ministro dell’Economia si è mostrato fiero sul risanamento dei conti dell’Italia e ha affermato: “Quello europeo è quasi completato. E sono contento di poter dire che, tra le economie avanzate, l’Italia è uno dei paesi più sostenibili”.

 

Bilancio, l’Italia va nella direzione giusta, secondo Pier Carlo Padoan

 

Oltre che dei conti Padoan ha parlato anche della disoccupazione, dove l’Italia sta invece messa peggio della media europea e dove la questione del lavoro per i giovani è uno dei problemi principali. Il ministro Padoan ha detto: “Servono riforme di ampia portata. Bisogna far entrare i giovani sul mercato del lavoro. Occorre muoversi verso contratti più semplici, ancorando i salari alla produttività”.

Sulle nomine dei vertici delle aziende partecippate, tra cui ci sono Eni, Enel e Finmeccanica, ha affermato: “Ci saranno persone competenti e in alcuni casi nuove”.

La riunione del G20 per parlare di crescita dell’economia globale vede quindi il ministro Pier Carlo Padoan proporre le riforme italiane. Sugli obiettivi del governo il ministro ha affermato che tagliare il cuneo fiscale serve per aumentare i soldi a disposizione delle imprese e delle famiglie. Egli è consapevole delle difficoltà e ha detto: “In Italia, come in molte altre economie avanzate, vi sono interessi specifici, corporativi che negli anni hanno accumulato poteri e capacità di dire sì o no a piacimento. Cambiare questo stato di cose richiede un grande sforzo politico”.

Padoan ha anche parlato dell’importanza della credibilità del governo per attrarre gli investitori. Il riferimento è alla necessità di rinnovare i vertici delle aziende partecipate e il ministro ha affermato: “Siamo in una situazione in cui c’è molta liquidità in giro per il mondo e ci sono molti investitori pronti a investire da noi. Ma stanno aspettando la conferma definitiva di un cambiamento. Se il governo dimostra che le cose stanno cambiando il denaro fluirà e questo porterà a nuova crescita. Mi aspetto sorprese positive nel breve termine”.

Per Padoan non ci sono alternativa al tenere i conti in ordine

 Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan è intervenuto al Forum di Cernobbio per la riunione di Confcommercio e ha parlato dell’economia italiana e delle riforme proposte dal governo. Padoan ha tenuto a precisare che la crescita dell’Italia deve avvenire tenendo in ordine i conti pubblici. Per il ministro “Non ci sono alternative” a seguire questo percorso.

Padoan ha parlato anche dell’importanza di aumentare la competitività del nostro Paese crescendo a un ritmo sostenibile e creando occupazione senza il rischio di mettere a repentaglio le finanze pubbliche.

 

Padoan spiega il taglio del cuneo fiscale e si aspetta la crescita in 2-3 anni

 

Una visione che è coerente con quanto chiede l’Europa e con quello che serve all’Italia, la crescita e una maggiore competitività delle nostre aziende. Il ministro ha anche sottolineato l’importanza di creare più domanda interna, considerando che solo le aziende che riescono a importare bene all’estero restano nel mercato, mentre quelle che operano in Italia hanno diverse difficoltà legate anche ai consumi degli italiani.

Padoan ha parlato delle misure proposte dal governo dicendo che hanno “Un orizzonte temporale di medio periodo” e confermando che “La stabilità di bilancio è condizione indispensabile per permettere lo sviluppo futuro del Paese”.

I sindacati criticano il piano del governo sul lavoro, facendo riferimento anche alla spending review e agli esuberi di 85 mila lavoratori individuati dal commissario Carlo Cottarelli. Il segretario della Cgil Camusso ha affermato che il governo ha fatto bene sull’abbassamento della pressione fiscale per quanto riguarda il lavoro, ma una cosa analoga dovrebbe essere fatta per i pensionati. I contratti a termine e di apprendistato non piacciono ai sindacati che giustificano la critica dicendo che non si investe in formazione ma ancora in precariato.

Padoan spiega il taglio del cuneo fiscale e si aspetta la crescita in 2-3 anni

 Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ieri ha partecipato alla riunione dell’Ecofin con i ministri delle finanze dei Paesi europei. Per Padoan è stato il debutto tra ministri dell’Eurozona e ha parlato dei tagli fiscali che il governo vuole fare sul cuneo fiscale e che saranno finanziati dalla minore spesa.

Il governo italiano si aspetta di vedere “significativi” risultati dalle sue riforme economiche per rilanciare la crescita e l’occupazione “entro 2-3 anni”, come ha affermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan all’incontro di ieri con i ministri delle Finanze della zona euro. In termini di Prodotto interno lordo (Pil) in Italia , il ministro ha detto di avere un atteggiamento di cautela. Padoan, che è stato fino a poco tempo capo economista dell’Ocse , supporta le recenti previsioni formulate dalla Commissione europea, che stima per l’Italia una crescita del Pil per quest’anno di appena lo 0,6%.

 

Il programma del nuovo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan

 

Il ministro dell’Economia ha anche rassicurato gli altri ministri delle finanze dei Paesi Ue che il piano dell’Italia di ridurre le tasse relative al lavoro, e cioè il cuneo fiscale, sarà coperto dai tagli alla spesa. Una precisione necessaria visti i dubbi espressi dall’Europa e la conferma che questa operazione non può essere fatta utilizzando fondi comunitari. Per Padoan la priorità è quella di mettere in atto politiche per promuovere la crescita e l’occupazione senza sprecare gli sforzi effettuati in precedenza per mantenere il rapporto deficit-Pil in Italia entro il limite stabilito dall’Unione europea, e cioè il 3%.

Padoan ha esortato i suoi colleghi a dare all’Italia un po’ di respiro per riformare la sua economia, ma ha detto che questo non dovrebbe richiedere troppo tempo visto che molte politiche sono state introdotte dal predecessore di Matteo Renzi, Enrico Letta. Per il ministro dell’Economia, molte delle direzioni del governo sono in linea con quelli del precedente governo, ma la differenza è che Renzi intende accelerare.

Riunione dell’Ecofin sull’unione bancaria e non solo

 Importante giornata per l’economia e le banche europee. Oggi si riunisce il gruppo dell’Ecofin con i ministri dell’economia e delle finanze dei Paesi dell’Unione europea. L’incontro vede il debutto del nuovo ministro dell’Economia italiano Pier Carlo Padoan che dovrebbe illustrare le linee guida.

La riunione dell’eurogruppo si basa sul progetto dell’unione bancaria, che è fondamentale per la Banca centrale europea (Bce). Dopo diverse riunioni e vari confronti sui parametri e la gestione dell’unione bancaria, con vari test alle banche europee, sono stati fatti diversi passi in avanti. La riunione di questa giornata è importante perché la trattativa potrebeb arrivare al passo finale per il progetto dell’unione bancaria.

 

Le prime mosse della Bce nel 2014 e l’unione bancaria

 

L’Italia sembra presentarsi bene a questo appuntamento. In effetti, tutto quello che l’Europa ha chiesto di fare al nostro Paese in tema di organizzazione e conti delle banche è stato fatto e quindi l’Italia si trova messa bene anche a confronto con altri Paesi.

I lavori del vertice Ecofin saranno quindi basati sull’unione bancaria, ma sul tavolo sono presenti anche la situazione economica dell’Eurozona e il programma di aiuti a Cipro, Grecia e Portogallo.

Sarà importante anche capire che valutazione darà l’Europa delle proposte che il ministro Padoan porterà che si riferiscono all’agenda delle riforme economiche del governo Renzi. Da Bruxelles ci sono stati già due interventi netti che hanno messo l’Italia tra i Paesi con alti squilibri economici e che hanno escluso la possibilità di utilizzare i fondi europei per tagliare il cuneo fiscale. L’appuntamento di oggi potrebbe essere importante anche per questo. L’Italia insiste sull’importanza della crescita.

Il programma del nuovo ministro dell’economia Pier Carlo Padoan

 Questa mattina Pier Carlo Padoan, il neo Ministro dell’Economia, ha rilasciato la sua prima intervista ufficiale a IlSole24Ore spiegando che la sua priorità, al momento, è di far ripartire la crescita del Paese attraverso una riforma profonda del lavoro e del fisco.

Sicuramente un’impresa non facile, ma che il nuovo ministro è più che determinato a portare a termine con un piano che, adesso, possiamo conoscere meglio.

Per Padoan la crescita passa dalla riforma fiscale

 Il Governo concentra la sua azione dei prossimi mesi su due nodi cruciali: lavoro e crescita economica. Ma i punti cardine sono anche altri, quali ad esempio la rideterminazione del catasto, la quale porterà nuove e ulteriori entrate provenienti dalle abitazioni degli italiani.

Spending review: le prime mosse del nuovo ministro Padoan

 Matteo Renzi e i suoi uomini hanno iniziato a lavorare per rispettare gli impegni del programma all’indomani del discorso di insediamento. Sono stati giorni travagliati quelli successivi alle consultazioni che hanno lasciato uno strascico di polemiche e che hanno però trovato un contraccolpo nelle buone risposte dei mercati che per il momento danno fiducia all’ex Sindaco di Firenze.