Per la Corte dei Conti l’austerità ha aggravato la crisi
Le politiche di rigore imposte dall’ Europa hanno causato al PIL italiano una perdita di 230 miliardi. E’ necessario quindi superare le mere politiche di bilancio.
Le politiche di rigore imposte dall’ Europa hanno causato al PIL italiano una perdita di 230 miliardi. E’ necessario quindi superare le mere politiche di bilancio.
Segnali decisamente positivi per l’economia del Giappone, che per PIL, consumi, esportazioni e politica monetaria risulta molto più avanti di America e Europa.
IL PIL dell’ economia francese ha perso, solo a partire da gennaio 2013, uno 0,2% su base congiunturale e un altro 0,4% su base annua.
Il Prodotto interno lordo italiano a marzo è in costante flessione per il settimo trimestre consecutivo, tanto da segnare un record storico.
La Banca Centrale Europea costretta a rivedere a ribasso le stime sul prodotto interno lordo europeo relative ai prossimi mesi e al 2014.
L’ Italia è la terza nazione europea, dopo Grecia e Turchia, con il più alto tasso di “nero”. Liquidità, lavoro nero e non – dichiarato all’ origine del fenomeno.
Attesa, nel terzo trimestre 2013, una nuova flessione economica dell’ 1,4%. Una ripresa dello 0,7%, invece, sarà possibile, secondo l’ Istat, solo nel nuovo anno.
Nuova contrazione del PIL, aumento del rapporto debito – PIL e ulteriore incremento del deficit: ecco le previsioni dell’Ocse per l’economia italiana.
Gli stati che compongono l’Unione Europea presentano oggi più che mai situazioni economiche e sociali che fanno riflettere sul grado di coesione e sulle politiche comuni da applicare.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’Italia non ha bisogno di una nuova manovra finanziaria, anche se sono state riviste al ribasso le previsioni su Pil e occupazione.